50 lire piccole, sai quanto valgono oggi? Ecco la risposta: “Pazzesco”

Se la 50 lire identifica una delle monete più diffuse ed amate del 20° secolo, le versioni piccole ossia il secondo tipo non hanno avuto la stessa sorte ma oggi come tutte le precedenti emissioni monetarie del nostro paese. Le 50 lire di questo formato, ufficialmente conosciuto come 2° tipo sono state diffuse solo nei i primi anni novanta, comprendere quanto valgono oggi può essere molto interessante.

Nelle prossime righe analizzeremo come riconoscere un esemplare raro e potenzialmente interessante delle 50 lire piccole.

Le monete da 50 lire piccole: sai quanto valgono oggi?

Durante gli ultimi decenni del XX secolo la monetazione italiana è stata più volte rivoluzionata anche per limitare la perdita di potere d’acquisto, ciò è risultato assolutamente evidente in modo specifico dagli anni 80 in poi. Le 50 e le 100 lire sono state così rimpiazzate nella produzione dalle corrispettive varianti “piccole”, grandi infatti esattamente la metà delle emissioni precedenti, attive fin dagli anni 50.

Lo scopo è molto semplice, ossia ridurre le risorse e “costare” di meno per lo stato in fase di produzione, mantenendo però un valore facciale identico a quelle precedenti.

Le 50 lire piccole in particolare ancora di più delle 100 lire piccole sono state quasi immediatamente poco apprezzate, semplicemente perchè troppo ridotte nelle dimensioni, a causa del diametro di soli 16,55 mm che rendeva praticamente certo perderle con frequenza. Emesse dal 1990 fino al 1995, già nelcorso dei primi anni moltissimi hanno deciso di non utilizzarle affatto ed anche parecchi esercenti ai tempi hanno optato per utilizzare esclusivamente le precedenti o le successive, nonchè ultime Italia Turrita comunque più grandi della variante “piccola”.

La raffigurazione è identica alla 50 lire ma ovviamente su scala ridotta. Sono monete mai rivalutate in base all’utilizzo ma da quello collezionistico sono interessanti, ma non tutte valgono molto, anche perchè sono stati comunque più di mezzo milione di pezzi quelli realizzati.

Alcuni dettagli come la presenza o meno di un rombo sopra la firma degli incisori oppure il lobo dell’orecchio della donna di profilo raffigurata sono dei principali segnali di rarità o meno su questa moneta: un pezzo del 1990 che non ha il rombo ed ha l’orecchio della donna appuntito vale tra i 10 ed i 30 euro, un esemplare del 1991 dello stesso tipo vale un po’ di più da 15 fino a 40 euro se in condizioni perfette.

Tutte le altre monete, eccezion fatta per gli errori di conio non possono valere più di 5-6 euro, in quanto si tratta di monete comunque facilmente riscontrabili tra i collezionisti.