Si era già detto basta al canone Rai in bolletta dal 2023 con l’intenzione di non farlo più comparire nelle fatture dell’elettricità. L’Italia a seguito agli accordi che sono stati presi con l’Unione Europea, aveva comunque richiesto di eliminare l’imposta sulla tv pubblica dalle fatture della luce, in quanto veniva considerata un “onere improprio”. Ma allora, come si dovrà pagare il canone tv dal prossimo anno? Beh, questo spetta al governo deciderlo e molto probabilmente avverrà con la prossima Legge di Bilancio.
Ad oggi vediamo che l’imposta sulla tv pubblica viene inserita tra le voci che compongono le fatture della luce. Dal 2016 si presume che chi abbia un’utenza per la fornitura di energia elettrica ad uso domestico residenziale abbia in possesso anche un apparecchio televisivo (ma è chiaro che chi non possiede una tv, può inoltrare la richiesta di disdetta per ottenere l’esenzione).
Il costo del canone Rai ammonta attualmente a 90 euro all’anno, divisi in dieci comode rate mensili direttamente nella bolletta della luce. A quanto si dice, però, per quel che riguarda il 2024, sarà necessario trovare un nuovo metodo di riscossione del canone Rai e questo lo dice anche il decreto Energia che è stato approvato già nell’aprile del 2022.
Si tratta di una decisione che fa seguito ai vari accordi che l’Italia ha preso con Bruxelles ed era stata proprio l’Unione Europea a chiedere di scorporare la tassa dai consumi elettrici in quanto, come già detto prima, viene definita un “onere improprio”. Ecco quindi, come potrebbe avvenire il pagamento del canone tv a partire dal 2024 secondo le possibili soluzioni che sono state ispirate anche da altri Paesi.
Ecco tutte le novità del Canone Rai
Il governo, infatti, dovrà trovare entro la fine di quest’anno una soluzione al problema della riscossione del canone Rai a cui non si arriverà comunque prima della prossima Legge di Bilancio. Le ipotesi in questo caso sono ben diverse e prendono spunto da quanto è stato fatto da altri Paesi dell’Unione europea ed extra Ue.
Una strada, seppur abbastanza remota, sembrerebbe essere quella che è stata adottata dalla Francia: infatti ormai sin dal 2005 l’imposta sulla tv pubblica viene pagata insieme alle imposte sull’abitazione principale e quindi i cittadini potrebbero doverla versare mediante il modello 730. Ad ogni modo c’è anche la soluzione proposta da Israele che prevede il versamento del canone come una tassa aggiuntiva a quella che già riguarda l’automobile.