Le valutazioni dei metalli preziosi sono da sempre molto importanti per tutte le economie delle nazioni che se ne “fanno carico”, in particolare risulta essere molto importante comprendere il “peso economico” ma anche culturale di una determinata risorsa impiegata magari su più fronti. Un esempio che è considerabile un “evergreen” è sicuramente costituito dall’oro usato, metallo che rientra nella categoria di quelli nobili, ossia quelli identificati in questo modo a causa di una disponibilità relativamente limitata oltre che a diverse tipologie di “capacità”. L’oro usato viene spesso calcolato nelle quantità di 100 grammi o un kg, ma quanto vale oggi questo ammontare di metallo prezioso?
L’oro usato è formalmente legato nel suo valore a numerosi fattori, che sono incidenti anche giorno per giorno, essendo questo elemento chimico presente in tutte le economie.
La valutazione sta nuovamente aumentando negli ultimi anni rispetto al passato, ed anche 100 grammi d’oro usato possono valere cifre decisamente considerevoli.
Oro usato: ecco quanto possono valere oggi 100 grammi, incredibile
L’oro viene utilizzato da millenni, identificato come metallo prezioso, dalla grande capacità di lavorazione, essendo uno dei metalli più duttili in assoluto, al punto che per essere effettivamente utile alla lavorazione fisica, deve essere unito a quantità diverse di elementi chimici meno nobili, come metalli comuni (ad esempio il ferro ed il rame), così da aumentarne la resistenza.
L’oro usato viene identificato quindi in maniera generica, ma può essere costituito da vari gradi di “purezza” ossia determinato dalla presenza più o meno cospicua di oro puro, gradazione che viene espressa quasi sempre in carati. L’oro a 24 carati è quello più puro, che conta oltre il 99 % di metallo puro al suo interno, ma per i gioielli viene quasi sempre impiegata una percentuale minore, portando allo sviluppo di leghe metalliche come quella a 14 e 18 carati, spesso utilizzate per le applicazioni più disparate.
Generalmente la caratura viene identificata da una punzonatura, ossia una forma di “marchio” impresso durante lo sviluppo dell’oggetto con i loghi 18k o 14k in questo caso.
In Italia spesso l’oro a 18 carati, maggiormente impiegato per i gioielli, viene identificato quando si considera “l’oro usato”, il cui valore segue in maniera schematica quello economico.
Ad oggi come accennato la valutazione è in sensibile aumento e 100 grammi d’oro valgono al dettaglio da circa 4100 euro fino apoco più di 4200 euro, valutazione per forza di cose minore per la variante a 14 carati, che vale da circa 3000 euro fino a poco più di 3100 euro considerando una quantità di 100 grammi.