Le banconote comunitarie oggi sono estremamente diffuse e “popolari” in ambiti oramai radicati in buona parte del vecchio continente, oltre a costituire una vera e propria “forza economica” sdoganata da diverse politiche non sempre accettate da ogni parte della popolazione. Eppure a distanza di circa due decenni pieni dell’euro, le banconote più comuni come quelle da 5, 10, 20 e 50 euro hanno iniziato a far parte della normalità. Una banconota “comune” proprio come quella da 20 euro può risultare decisamente più interessante del normale.
Anche l’euro infatti ha un potere collezionistico potenzialmente rilevante e fruttuoso in ambito delle collezioni, pur trattandosi di una valuta “attiva”.
Un esemplare da 20 euro infatti può essere interessante come uno di carta moneta oramai in disuso, se si tratta dell’esemplare giusto. Quale cercare?
Allerta 20 euro: ecco cosa succede se hai questa banconota, attenzione
La banconota da 20 euro è una delle più riconoscibili e diffuse nonchè una delle più radicalmente conosciute anche esteticamente parlando, grazie ad una dimensione media ed un potere d’acquisto spesso adatto a vari contesti. La colorazione turchese / azzurra la rende impossibile da confondere, come del resto tutte le altre emissioni, si evienzia una dimensione di 127 × 67 millimetri ed una raffigurazione mantenuta nello stile in entrambe le versioni stampate dal 2002 in poi, che evidenziano uno stile romanico.
Quanto vale una banconota da 20 euro? Non è ovviamente rara, quindi quasi tutte le emissioni mantengono il loro valore facciale, ma esistono esemplari come quelli dal seriale “particolare” che in modo specifico in alcuni ambiti collezionistici possono valere da 5 volte fino a 30-40 volte il valore facciale.
Il seriale infatti identifica la rarità “matematica” di un esemplare, in quanto è più statisticamente improbabile trovare un pezzo che si distingue per una numerazione particolare, ad esempio un seriale composto da una sequenza unica o comunque più rara del normale (sono molto ambite le banconote da 20 euro con un seriale composto da 2 o 3 numeri ad esempio).
La banconota da 20 euro più rara resta però una sola, ed è quella che fa parte della collezione delle banconote Specimen, ossia tutti quegli esemplari che fanno parte di una collezione molto esclusiva, appannaggio di pochissime personalità, generalmente politici o diplomatici che ricevono questi esemplari specifici dotati di una grossa scritta SPECIMEN (che corrisponde più o meno al nostro termine di banconota “Campione” che capeggia su tutti e due i lati.
Una banconota da 20 euro di questo tipo può valere da circa 700 euro fino ad oltre 2000 euro se si trova in eccellente stato di conservazione.