Il francobollo è stata una delle invenzioni più importanti dell’ambito comunicativo e della corrispondenza in senso assoluto, ma anche una di quelle che hanno trovato una applicazione polivalente, anche in ambito del collezionismo, in quanto fin da pochi anni dopo la prima diffusione del francobollo, gli esemplari sono divenuti popolari tra gli appassionati. I vecchi francobolli spesso, soprattutto in epoca moderna, sono naturalmente legati alla filatelia, ossia quella branca del collezionismo che si occupa proprio delle emissioni di questo tipo.
E’ un po’ una forma di ambizione generalizzata quella di trovare un esemplare magari sottovalutato, presente su una vecchia busta e scoprire che si tratta di un esemplare molto raro.
Uno di questi vecchi francobolli, che fa parte di una serie molto rara, ed anch’essa estreamemente ambita in ambito collezionistico, può effettivamente generare considerevoli guadagni. Quale cercare?
Se trovi uno di questi vecchi francobolli diventi ricco sfondato: FOTO
La storia del francobollo ha una data di nascita precisa, ed è il 1840, anno il cui un funzionario britannico di nome Rowland Hill attualizzò questa forma di franchigia in una forma di un piccolo oggetto di carta con gomma adesiva concepita come imposta pagata dal mittente, nei confronti del destinatario, così da pagare in anticipo il costo della corrispondenza.
I francobolli hanno iniziato ad essere diffusi in Italia molto prima dell’Unificazione del paese, avvenuta poi dal 1861, con vari eventi molto importanti come la spedizione dei Mille e con il concetto di Unità d’Italia, fin da diversi anni prima i vari stati e regni indipendenti avevano già compreso l’importanza dell’avere le proprie emissioni filateliche, come anche il ducato di Parma, che anche fino a pochi anni prima dell’annessione al Regno di Sardegna, ha continuato a sviluppare emissioni.
Molto rare ed interessanti sono quelle del governo provvisorio, dall’aspetto semplice ma dal valore rilevante in quanto è stata una delle ultime emissioni filateliche emesse dal ducato prima dell’annessione al governo centrale italiano, queste emissioni, concepite nel 1859 fanno parte di una rara collezione composta da 5 esemplari molto simili, dal valore differente, distinguibili solo dai colori impiegati.
Un esemplare da 5 centesimi come quello in figura è già molto interessante “da solo”, in quanto trovarne uno in condizioni almeno buone è molto difficile data la scarsa diffusione ai tempi in quanto la valutazione spazia da circa 400 euro fino a oltre 10 mila euro a seconda delle condizioni di conservazione del pezzo che può essere un elmento fondamentale.
L’intera collezione composta da 5 francobolli può superare i 17 mila euro come valutazione massima.