La specie umana si è sempre contraddistinta per l’esercitabile capacità di utilizzare le risorse disponibili sul pianeta e di trovare utilizzo quasi per ogni cosa, ma poche forme di elementi hanno avuto un impatto maggiore come i metalli, elementi chimici, generalmente sviluppati in strutture solide, ancora di maggior “peso” culturale e commerciale sono i metalli preziosi, definiti spesso nella categoria dei nobili ossia delle tipologie spiccatamente rare e dalle potenzialità più utili e particolari di altre, tra queste figura sicuramente l’argento, che ha un valore spesso correlato alla natura dell’oro essendo sufficientemente raro e duttile nell’impiego da mantenere uno status importantissimo. L’argento 925 è una lega composta soprattutto da questo metallo che da molti anni trova anche impiego nel mercato dell’usato.
In fase di vendita e di riutilizzo soprattutto, l’argento 925 è tra le varianti più ricercate ed ambite per motivazioni specifiche.
Ma quanto vale oggi? Il valore come per ogni tipologia di argento appare in concreto rialzo.
Quanto vale l’argento 925 oggi? Il valore è in rialzo
Simile all’oro per peso, duttilità e resistenza, l’argento è considerato oggi in maniera meno impattante rispetto al passato dal punto di vista dell’utilità effettiva ma non va sottovalutato il suo “peso” in altri ambiti: oggi circa 2/3 dell’argento prodotto raffinato trova diffusione in ambiti molto diversi, dall’elettronica fino all’applicazione in industrie più o meno radicalizzate, come ad esempio in quelle che si occupano della produzione dei pannelli fotovoltaici, per fare un singolo esempio. Ma è anche utilizzato in tantissime industrie di precisione che sfruttano le sue proprietà.
Ma l’argento 925, nomenclatura che è “spiegabile” nelle parti in argento puro presenti che sono per l’appunto 925 su 1000, trova soprattutto applicazione tra i gioielli essendo sufficientemente pura come lega da risultare ancora oggi interessante, nella maggior parte dei casi è anche possibile vendere e rivendere quantità anche non così elevate in termini di peso di argento a cifre non disprezzabili, anzi.
Attualmente infatti l’argento 925 è mediamente valutato a circa 50 centesimi di euro al grammo, quindi un chilo permette di ottenere un guadagno medio di circa 500 euro, un rialzo del circa il 20 % rispetto a pochi anni fa, condizione che evidenzia che questa risorsa, considerata al 2° posto per pregio ed utilità fino a non troppi secoli fa (il picco di valore lo ha avuto intorno al XVII secolo), non è mai definitivamente “crollata” ma le sue proprietà di robustezza ma anche di lucentezza e duttilità sono ancora oggi sia apprezzate in ambito pratico oltre che economico.