TARANTO – Per la vicenda dell’amianto a Taranto, la Cassazione ha confermato le assoluzioni per gli ex vertici dell’allora Ilva Riva e Capogrosso.
L’assoluzione arriva dopo la prescrizione dell’ex dirigente Bondi per lo sversamento di rifiuti non smaltiti correttamente.
Fabio Riva e Luigi Capogrosso rispondevano alle accuse di:
- omicidio colposo;
- omissione dolosa di cautele
ai danni di Cosimo Adamo e Vito Ancona, morti per le conseguenze dell’esposizione di amianto a Taranto.
La Cassazione ha quindi respinto la richiesta di Procura e parti civili di cancellare l’assoluzione ottenuta dai due in secondo grado. Infatti, in primo grado, i due erano stati condannati a 6 anni di reclusione.
La Cassazione aveva prima stralciato per un difetto di notifica la posizione di Riva e Capogrosso, poi aveva rinviato per la rideterminazione della pena, le condanne agli ex dirigenti Sergio Noce e Attilio Angelini.
Per Noce e Angelini, infatti, la Corte di Appello aveva chiesto rispettivamente 2 anni e 4 mesi di reclusione e 2 anni di reclusione.
Infatti, ora arriva la sentenza definitiva sulla vicenda dell’amianto a Taranto, con la totale assoluzione di Fabio Riva e Luigi Capogrosso.