Se le monete da sempre costituiscono un fattore vero e proprio utile nell’ambito sia ovviamente economico che culturale, ed anche chi non è un amante o un appassionato di numismatica riconosce subito quando “incontra” una emissione dalla caratura o dal valore particolarmente importante: una vecchia sterlina d’oro identifica una forma di monete concepite per tirature specifiche, molto interessanti dal punto di vista finanziario ma anche impattanti da quello puramente collezionistico che da oramai molti secoli sono uno standard radicato, concepito a fasi alterne nella storia del Regno Unito.
Una vecchia sterlina d’oro può valere infatti molto di più del valore legato al peso specifico e del valore dei metalli impiegati.
Essendo un “taglio storico” corrisponde anche a qualcosa di estremamente collezionabile ed anche questo è un fattore influenzabile per il valore finale.
Vecchia sterlina d’oro, trova questa e diventi ricco: ecco quale cercare
La sterlina d’oro è uno degli standard monetari più antichi di sempre ancora utilizzati, e corrisponde ad un taglio da dagli anni 50 del 20° secolo è stato “riattivato” dopo diversi decenni. E non è stata l’unica volta in cui il taglio denominato come “sovrana” (a causa dell’effige quasi sempre molto evidente in questi casi, del sovrano o della sovrana di turno) è stata messa fuori produzione, la versione relativamente “moderna” è stata concepita dal 1817 in poi dopo una lunga pausa e presenta da allora una raffigurazione quasi sempre presente come quella di San Giorgio che uccide il drago.
Alcune monete di questo tipo sono particolarmente rare, sia per una questione di tiratura, ossia numero di pezzi coniati ma anche per una invece relativa al potere ed impatto culturale: un esempio è dato dall’emissione del 1917 con Giorgio V. Estremamente importante perchè è stata l’ultima emissione sviluppata nel Regno Unito prima dell’uscita del sistema aureo da parte della Corona britannica, quindi l’ultima moneta d’oro uscita dalla Royal Mint prima della ripresa della produzione negli anni 50.
Per questo la tiratura è stata molto ridotta, pari a poco più di 1300 esemplari ed un singolo pezzo ha solitamente un valore molto più elevato rispetto ad altre monete simili: un pezzo con il volto di Giorgio V di profilo datato 1917 vale infatti da circa 700 euro se in buono stato ma il valore progressivamente può aumentare e non poco in corrispondenza di esemplari dal valore ancora maggiore: un pezzo in eccellente stato praticamente senza segni di usura può valere diverse migliaia di euro, fino ad un pezzo in Fior di Conio quasi introvabile che viene stimato sui 21 mila euro.