Dopo diversi mesi durante i quali circolavano parecchie notizie su una possibile eliminazione totale dell’abbonamento più odiato dagli italiani, il canone Rai, dalla bolletta dell’elettricità, ecco che arriva adesso la smentita ufficiale del Ministero dell’Economia. Possiamo dire a gran voce che è tutto falso perché il canone RAI è rimasto in bolletta per il 2023 e sembra che ci rimanga anche per il 2024, pagandolo esattamente allo stesso modo.
Aggiungiamo anche che nessuno, ovviamente, può sfuggire al pagamento di questa tassa in quanto a partire dalla legge 208 del 2015 vediamo che è stata introdotta la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura dell’energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la sua residenza anagrafica.
Se ci troviamo a pagare la bolletta elettrica, lo facciamo perché abitiamo in quella casa e quindi se ci abitiamo quasi sicuramente guardiamo la TV ma attenzione, perché non proprio tutti sono obbligati a pagare il Canone RAI in bolletta dato che qualcuno è esentato: vediamo di chi si tratta e perché.
Canone Rai: sta arrivando l’addio?
Esistono, a tal proposito, due grandi categorie di cittadini italiani che possono tranquillamente chiedere l’esenzione dal pagamento del canone. La prima categoria è quella degli anziani che hanno almeno 75 anni di età e i militari alla quale vengono anche aggiunti i riparatori e i venditori di apparecchi TV che hanno locali pieni di televisori ma non li utilizzano per vedere programmi.
La seconda categoria è quella di cittadini che non pagano il canone ovvero tutti coloro che sono intestatari di utenza elettrica per cui ricevono la bolletta della luce, ma non hanno all’interno della loro abitazione un “apparecchio televisivo“. Le virgolette non sono affatto di bellezza, perché c’è voluto un preciso chiarimento ufficiale da parte al fine di stabilire che cosa si intenda con queste due parole.
Con il termine “apparecchio TV” si vuole intendere un apparecchio che sia in grado di ricevere, decodificare e di visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, in maniera direttamente oppure tramite un decoder o un sintonizzatore esterno. Ma comunque, dalla lettura della normativa in vigore emerge che il pagamento del canone è legato alla tecnologia radio quindi al segnale Digitale Terrestre o Digitale Satellitare e di conseguenza, se l’apparecchio che viene usato per vedere un contenuto non riceve il segnale radio, allora ecco che il canone non si paga.