Da ormai una ventina di anni, vediamo che gran parte dei paesi che hanno scelto di adottare l’attuale moneta unitaria hanno dovuto adattarsi a questa nuova valuta che oggi rappresenta proprio una realtà diffusa, un vero simbolo dell’Unione Europea. Vediamo che le monete da due euro hanno rappresentato molto rapidamente una delle emissioni più riconoscibili, anche a causa della loro colorazione bimetallica che le contraddistingue dalle altre monete di centesimi.
Vediamo che questo formato viene utilizzato ormai dall’ano 2004 anche per lo sviluppo delle monete commemorative, cioè delle monete con tiratura limitata a certi anni specifici che riportano le raffigurazioni di alcuni personaggi, eventi o simbologia che hanno qualche forma di legame con la propria nazione. Un esempio concreto è costituito dalle monete da 2 euro con l’omino, delle monete che sono state realizzate da ogni nazione che fa uso della moneta unica in occasione dei 10 anni dalla creazione dell’Unione Economica e Monetaria.
Nell’anno 2018 è stato scelto, tramite un concorso, questo tipo di raffigurazione che comprendeva un omino stilizzato vicino alla bandiera europea. Il vincitore di questo concorso che fu poi l’addetto al disegno della moneta è stato Georgios Stamatopoulos, già addetto precedentemente ai disegni delle monete greche.
Due euro con l’omino: ecco quanto valgono
Quando parliamo di questa moneta non facciamo riferimento ad un’emissione rara in quanto, essendo “comune” a tutti i paesi dell’Unione, non vale più di soli due euro anche se si trova in perfette condizioni di conservazione. Un’altra moneta con un “omino” risulta essere quella da due euro che prende il nome di emissione di Cipro e che riporta una raffigurazione dell’idolo di Pomos, ovvero una scultura cruciforme preistorica del periodo Calcolitico, che oggi è custodito nel museo nazionale di Nicosia, la capitale di Cipro.
La moneta presenta un’incisione sul verso che vede la presenza di un omino stilizzato la cui mano sinistra diventa poi una delle due linee orizzontali centrali che caratterizzano il simbolo dell’euro. L’incisione è infine completata dal nome della nazione che l’ha emessa e dalla dicitura “UEM 1999-2009”, che corrispondono alle date del decennale.
Si tratta comunque di un’emissione molto interessante dato che è poco diffusa al di fuori dell’isola e può valere fino a 20 euro, un valore massimo per le monete che sono state realizzate dal 2013 al 2018 e che sono, oggi, classificate come rare. Per tutte le altre il valore vediamo che il loro valore è pari a quello nominale, o poco superiore ad esso.