La prima parte di 2023 ha evidenziato una certa tendenza ad una risalita economica da parte del nostro paese, con risorse economiche hanno iniziato a palesare nuovamente un “senso”, la seconda parte ha visto i prezzi dei beni di prima necessità subire un vero e proprio rialzo per molti insostenibile quanto radicato , causato anche dall’inflazione, anche se non è solo questa l’unica forma di evento che ha causato i rincari. Nel corso dell’ultimo trimestre in particolare i prezzi dei prodotti ai supermercati è stato contraddistinto da un rincaro, ed il governo ha concepito una misura a dir poco divisiva per la sua efficacia parte del trimestre anti-inflazione, il cui “effetto” più importante è stato lo sviluppo del Carrello Tricolore, nel periodo del trimestre trail1° ottobre ed il 31 dicembre 2023.
Questa misura non verrà rinnovata perchè come evidenziato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per portare una serie di prodotti scontati nei supermercati italiani delle principali città della penisola.
Per molti però l’operazione è stata poco più di uno specchietto per le allodole, in quanto poco efficace, seppur in teoria ancora attiva fino a fine 2023.
Carrello Tricolore verso la sospensione: cos’è, come funziona
Di cosa si tratta? L’Iniziativa prevede infatti la presenza di prodotti marchiati proprio con il bollino “Carrello Tricolore” con tanto di logo, reso possibile attraverso l’adozione di prodotti concepiti ad un costo minore in quanto sviluppati attraverso un accordo al quale hanno aderito trentadue associazioni del Sistema Italia per tutelare il potere d’acquisto, riducendo così al tempo stesso, almeno in teoria, il rincaro dei prezzi di prima necessità, soprattutto alimentari ma non solo, come ad esempio la frutta fresca, l’olio d’oliva e altro, che presentano prezzi calmierati oppure inerenti a iniziative a marchio unico direttamente dal distributore. Così facendo beni di prima necessità alimentari e non alimentari di largo consumo presentano almeno in teoria prezzi bloccati fino a fine anno e con sconti fino al 10 %.
E’ stata concepita, secondo le parole del ministro Urso come una misura momentanea, emergenziale che non sarà prorogata oltre il 31 dicembre, secondo diverse associazioni di consumatori anche perchè si tratta di un flop vero e proprio, in quanto alcune forme di prodotti hanno addirittura avuto un rincaro effettivo rispetto ai mesi direttamente antecedenti all’iniziativa che oggi è diffusa presso 30.000 esercizi in tutto il paese.
Insomma una misura divisiva che però prevedibilmente viene difesa dalle parti del governo, come accennato. Ma la misura di fatto non andrà oltre il trimestre.