Se oggi le banconote come nel recente passato continuano ad essere qualcosa di percepito come indispensabile ed irrinunciabile, sono divenute qualcosa di simile solo in contesti “moderni” rispetto alle monete, molto più antiche e diffuse anche culturalmente. In particolare dagli anni 70 dello scorso secolo, in Italia ancora più che in altri paesi sono state concepite una quantità assolutamente inimitabile di nuovi tagli di banconote o di profondi cambiamenti di tagli già esistenti, e l’ultima nonchè più recente forma di banconota in Lire è stata quella da 500 mila lire, il più alto taglio mai raggiunto dalla vecchia moneta.
La banconota da 500 euro è stata quindi storica a suo modo, emessa in un’unica grossa emissione pari a 280 milioni di pezzi (quindi non pochi) dal 1997 fino al 2001, ed in corso di valore fino al 2002.
Quanto vale oggi la banconota da 500 mila lire, nota anche come “Raffaello”, dalla raffigurazione scelta?
Se hai la banconota da 500 mila lire sei ricco: ecco quanto vale oggi
Tra gli anni 70 e 90 la lira italiana è stata soggetta a numerosi cambiamenti e numerosi tagli furono modificati per ridurre almeno in parte il forte potere dell’inflazione, praticolarmente arcuita in quegli anni. La 500 mila lire è stata anche fisicamente la forma più grande di taglio di carta moneta, essendo grande 163 mm x 78 mm. Il potere d’acquisto era altrettanto importante, corrispondente al momento di cessazione di valore della lira a circa 250 euro.
Banconota emessa per pochi anni e da molti neanche ricordata proprio per la forma di valore così elevato da essere difficile da utilizzare, concepita in un ambito molto diverso da quello attuale, dove i tagli maggiori sono spesso considerati decisamente pericolosi in virtù dell’evasione fiscale, spesso agevolata da tagli molto importanti.
La 500 mila lire è stata comunque importantissima anche dall’aspetto estetico e non simbolico: emessa in tre anni specifici, 1997 e 2001, in particolare quest’ultima è considerabile sostitutiva con le banconote che iniziano nel seriale con X.
Una banconota della prima serie, in particolare quelle che iniziano con AA e terminano con un’altra A possono valere da circa 50 euro fino oltre 600 euro a seconda della condizione. Una del 2001 che inizia per X se è in perfetto stato pul valere fino a 900 euro, ma un valore più realistico si aggira tra i 100 ed i 500 euro sempre a seconda della condizione, anche se per ambire al valore massimo bisogna possedere un pezzo praticamente come appena uscito dal poligrafico di Stato.