Per molti vero “salvagente” sociale, ma per le casse dello stato il Superbonus, una discussa quanto impattante forma di agevolazione e rimborso in varie forme inerenti ai lavori di ristrutturazioni di immobili, sviluppata alcuni anni fa, dal governo Conte II e poi in seguito limitata in alcune condizioni, molto probabilmente non sarà prorogata come pur sembrava oramai solo da ufficializzare dalle forze di governo attuali, all’interno della stessa maggioranza, addirittura creando una mini spaccatura all’interno della stessa. Il Superbonus non subirà nessuna proroga come del resto evidenziato da una nota del Mef ufficiale.
L’ipotesi di una proroga era stata velata ed anche considerata logica, anche se il Superbonus era stato già di fatto “messo nel mirino” da vari politici che fanno parte della maggioranza.
L’opposizione ed anche alcuni esponenti dei vari partiti che compongono la maggioranza si sono opposti in merito.
Superbonus, nessuna proroga da parte del Governo: ecco perchè
Attraverso una nota del MEF “Il ministero dell’Economia e delle finanze esclude (e smentisce) qualsiasi ipotesi di proroga del Superbonus”, come si evince direttamente dal portale ufficiale. Il motivo non è un segreto, ma è legato ad una questione puramente economica in quanto la concezione iniziale del Superbonus, identificato come “110%” in quanto permetteva di coprire anche oltre le spese di ristrutturazione al fine di un efficientamento energetico, attraverso lo sconto in fattura, detrazione diretta o con la cessione del credito, con realmente poche limitazioni.
Questa forma di situazione ha contribuito a sviluppare un vero e proprio “debito” da parte dello stato nei confronti della platea di utilizzatori, estremamente diversificata, condizione che ha portato alla limitazione e poi alla progressiva riduzione delle tipologie di lavori “coperti” dal Superbonus. La proroga sembrava però comunque all’orizzonte, almeno fino al 2025.
Il rappresentante di Fratelli D’Italia Guido Liris ha però ricordato al Ministro dell’Economia che è quantomeno necessaria una vera e propria proroga dei lavori operante in dilazione del tempo per corrispondere i lavori effettuati nel 2023, in una finestra di tempo fino al 10 gennaio 2024.
Insomma, attualmente è una situazione difficile da definire, ed è probabile che nei prossimi giorni sarà presa una nuova posizione in merito, seppur con un depotenziamento ulteriore del Superbonus in vista del prossimo anno. Attualmente però questa discussa agevolazione, utilizzata anche a tratti in modo “illecito” e per questo molto contestata da varie parti politiche, è di fatto ” bloccata ” nella sua applicazione.