La carta moneta ha iniziato la propria, vera diffusione in modo particolare e specifico dall’Ottocento, ma è dal secolo successivo che questa ha progressivamente conquistato uno spazio sempre maggiore in tutte le principali economie, ed anche in Italia, ovviamente, le varie banconote, anche del recente passato hannoa vuto un “peso” dapprima finanziario e poi culturale assolutamente rilevante da ogni punto di vista. La 5000 lire corrisponde ad uno dei tagli “principali” economici che hanno avuto diffusione durante il 20° secolo, ed anche uno di quelli dismessi “più tardi”. Una vecchia 5000 lire infatti può presentarsi ancora oggi in ottimo stato se ben conservata, e se si possiede l’esemplare giusto, è senz’altro possibile ottenre un ottimo guadagno.
La 5000 lire è la dimostrazione evidente che anche un “taglio” non così antico può risultare rilevante ed interessante.
Questo anche a causa della dismissione della lira, che è divenuta “storia” poco più di un ventennio fa, nel 2002.
Se hai questa vecchia 5000 lire sei ricco: ecco il valore ufficiale
La 5000 lire più diffusa e famosa è stata ovviamente l’ultima in ordine di tempo, quella di colore verde con Vincenzo Bellini, storico quanto talentuoso compositore di origine siciliana, uno dei principali esponenti della lirica europea, che nonostante la breve vita (morì molto giovane), è riuscito a sviluppare lavori estremamente ricchi di talento ed ancora oggi molto apprezzati, il cui più famoso è probabilmente La Norma.
Una rappresentazione dell’opera è anche rivolta sulla superficie della banconota sul retro, mentre la “faccia principale” evidenzia una rappresentazione interna dell’omonimo teatro dedicato proprio al talento di Bellini, che figura anche in un suo celebre ritratto.
Quanto vale la 5000 lire Bellini? Emissione concepita dal Poligrafico e Zecca di Stato nel 1985, è stata stampata fino al 2002, ed un esemplare da 5000 lire è stato anche l’ultimo tipo di carta moneta ad “uscire” dal Poligrafico prima della dismissione della lira.
Come altre banconote italiane, è importante valutare la rarità in base la numero di serie, ben visibile in basso, seriale che inizia sempre con una lettera. Per individuare gli esemplari più rari è importante evidenziare che le banconote meno frequenti sono quelle che iniziano con X che costituiscono i pezzi sostitutivi, concepiti dal Poligrafico per prendere il posto di tutte le altre.
Le banconote che iniziano per XC e XD possono valere da 15 a 60 euro a seconda delle condizioni, le XB possono raggiungere un valore più elevato, anche fino a 280 euro se perfettamente conservate. Le più rare sono senza dubbio le XA, che hanno una valutazione massima di ben 1200 euro perchè sono le più rare.