Quando si sente parlare della gazza ladra è piuttosto comune pensare subito al suo luccicante piumaggio caratterizzato dal nero e dal bianco, con delle sfumature verdi e viola e con la sua attrazione irrefrenabile per tutto quello che brilla e che luccica. Ma che cos’altro sappiamo su questo volatile?
La gazza (chiamata anche Pica Pica o Pica Nuttali) è un volatile “parente” dei corvi. Più nello specifico questa è però nota per essere attirata da tutto quello che luccica e pe quell’uccello dalle piume nere e bianche e il corpo ben slanciato anche grazie alla lunghissima coda. Le piume nere assumono però anche delle magnifiche sfumature bluastre e si tratta di un animale davvero molto intelligente e tanto curioso.
Come si può facilmente intuire, il nome “gazza ladra” si riferisce alla sua impressionante passione per quello che luccica e che è luminoso, al punto tale da arrivare a rubare e nascondere poi questi oggetti. Le gazze sono lunghe all’incirca 50 centimetri e per metà sono solo caratterizzati dalla coda. Esse hanno una apertura alare di ben 50-60 cm con la testa è arrotondata e il becco e le zampe più scuri e robusti.
Ma conosciamo qualche informazione in più
Ciò che colpisce e soprattutto che affascina della gazza ladra è sicuramente il suo lucente piumaggio ma anche la testa e il dorso, così come anche la lunga coda e le ali. Per quanto riguarda l’aspetto, maschi e femmine sono piuttosto simili anche se gli esemplari maschi pesano un po’ di più.
La gazza è un uccello stanziale, che tende a vivere per molto più tempo sempre nello stesso luogo e che risulta molto territoriale non amando gli intrusi. Ella non è intimorita dall’uomo e infatti spesso interagisce con lui ma bisogna sapere che può diventare aggressiva, e dare beccate anche pericolose.
Dove vive la gazza?
In origine questo uccello viveva in Asia e in Europa e la si può trovare anche in alcune zone degli Stati Uniti e del Nord Africa; in Italia la si trova in tutte le regioni tranne in Sardegna. Come abbiamo detto prima si tratta di un uccello stanziale che non si allontana molto dal suo luogo di nascita ma ad ogni modo, i maschi si spostano per cercare il territorio, mentre le femmine vanno alla ricerca di un compagno.
I loro habitat preferiti sono i prati, i frutteti e i margini di boschi, oltre che i campi coltivati e riescono ad adattarsi molto facilmente anche in zone che hanno una forte antropizzazione. Non hanno bisogno di molto per sopravvivere ma non possono stare senza la presenza di acqua.