Dopo la sparatoria a Taranto di venerdì scorso nel distributore di benzina nel quartiere Tramontone e il conseguente arresto del 35enne Domenico Salamina, adesso l’arrestato rischia l’accusa di tentato omicidio.
Sparatoria a Taranto: i fatti
Venerdì nel tardo pomeriggio si è verificata una sparatoria a Taranto in un distributore di benzina del quartiere Tramontone che fortunatamente ha causato solo tanta paura tra gli abitanti della zona e presenti nel luogo, ma nessun ferito per puro caso.
Dopo l’inizio delle indagini la Polizia di Stato ha arrestato Domenico Salamina, un uomo di 35 anni già noto alle forze dell’ordine.
Nella casa del sospettato è stata ritrovata una pistola con matricola abrasa e detenuta clandestinamente, che si pensa possa essere l’arma della sparatoria.
Cosa rischia Domenico Salamina
Domenica Salamina dopo il ritrovamento è stato immediatamente arrestato anche perchè ha violato gli arresti domiciliari ai quali era detenuto, ora rischia l’accusa per tentato omicidio, perchè secondo gli inquirenti è stato lui a sparare quel maledetto venerdì.
Il Gip del tribunale di Taranto ha fissato per domani, lunedì 17 giugno, l’udienza di convalida presso il carcere Carmelo Magli dove il Salamina è attualmente detenuto.
Sarà il test dello stub a chiarire se è stato l’uomo a sparare i colpi di arma di fuoco, anche se le indagini proseguono, perchè secondo le autorità Salamina in quel momento non era solo, ma aveva dei complici.