I tortellini sono una deliziosa pasta all’uovo ripiena, tipica delle città di Bologna e di Modena. Questo nome particolare deriva dal diminutivo di tortello e a sua volta dall’italiano torta. I tortellini in brodo sono molto spesso serviti nel menù di Natale e le prime ricette di cui si ha traccia scritta risalgono al secolo XIV. Nei libri di cucina si trovano anche le ricette dei “tortelleti di enula” ovvero dei tortellini ripieni di carne.
Mangiare tortellini ogni giorno, molto spesso, viene considerato nel modo sbagliato un peccato di gola che potrebbe comportare delle drastiche conseguenze, come per esempio far ingrassare, far aumentare il colesterolo e trigliceridi, innalzare i livello di glicemia e sviluppare nel tempo il diabete. Complici di queste false credenze sono però le centinaia di fake news che vengono messe in giro da falsi specialisti della nutrizione che propongono di eliminare pasta e pane infangando completamente tutte le proprietà benefiche di questi alimenti.
La pasta è una parte integrante della dieta Mediterranea, e deve essere consumata nelle giuste quantità adeguate ad ogni età, al genere, al tipo di attività fisica che si pratica, all’attività lavorativa che si svolge, ma anche al clima e all’altitudine del luogo in cui si vive o alla presenza di svariate malattie o problematiche metaboliche.
Che succede se si mangiano tortellini tutti i giorni?
La cosa che è importante precisare è che la pasta di per sé non fa male, ma deve essere associata da un punto di vista quantitativo e qualitativo, ad altri alimenti proteici. Non solo, mangiare la pasta è anche utile anche per mantenere e sviluppare la massa muscolare. Molti, infatti, ignorano che introdurre alte quantità di proteine senza introdurre e giuste quantità di carboidrati, quindi zuccheri complessi ed energia per svolgere ogni nostra attività vitale, spinge l’organismo a ricercare questa fonte di energia nella massa magra, cannibalizzando i muscoli per ottenere energia.
Ecco spiegato, quindi, il motivo per cui in certe diete dimagranti si perde peso ma non grasso, che rimane anzi localizzato nei punti di accumulo tanto odiati. Quel che si perde è la massa magra e ciò porta ad un abbassamento del metabolismo basale che è direttamente collegato alla quantità del muscolo corporeo. Inoltre, in questo modo, ci movimentiamo per gettare le basi nella ripresa di peso più velocemente e non di massa magra, ma di grasso dando così il via ad un circolo vizioso che finisce molto raramente nel recuperare solo il peso perso, anzi, viene riacquistato con tutti gli interessi.