La formulazione del Canone Rai è in ogni caso, almeno in apparenza, “poco gradita” per la maggior parte delle personalità che sono solite dover saldare questa imposta, in quanto risulta esesre un compendio di cittadini molto diversificato ed ampio, che corrisponde alla quasi totale categoria di persone che dispone di un apparecchio televisivo. Il Canone Rai è stato concepito molti anni fa e va formalmente pagato addirittura da prima della diffusione della TV, essendo stata ideata come tassa per il possesso di apparecchi radio e poi solo successivamente televisivi. Si tratta quindi di un’imposta culturalmente presente ma mai accettata appieno, confermata anche per il 2024.
Il prossimo anno, oramai “dietro l’angolo” risulta essere una delle condizioni temporali in cui nuovamente, a distanza di diverso tempo, il governo di turno ha modificato qualcosa di questa imposta.
Il Canone Rai nel 2024 infatti vedrà un aumento di prezzo non banale che però potrà non soddisfare molti, prevedibilmente.
Allerta Canone Rai: ecco chi pagherà di più nel 2024
Si tratta di una tassa vera e propria sviluppata dallo stato Italiano addirittura nel 1936, concepita per chi era in possesso di una radio in casa, attraverso un contributo vero e proprio da corrispondere. La formulazione della stessa non è mai stata modificata in toto ed ancora oggi chiunque dispone (anche chi non ne fa uso, essendo una tassa sul possesso) di un TV, che è configurato come apparecchio in grado di sviluppare immagini e suoni dal segnale di un antenna.
E’ da tradizione una tassa poco accettata pur facendo parte della storia italiana da quasi un secolo, e pur avendo cambiato “forma”, non è stata mai considerata “giusta”. Nel corso del tempo sono stati vari i governi che hanno modificato gradualmente l’importo, ed anche se lo Stato ha provato a renderla meno “invadente” non ha mai realmente fatto qualcosa di concreto per contrastare i mancati pagamenti che sono ancora oggi comuni.
Nel 2024 sarà modificato l’apparato in “piedi” dal 2016 che risulta essere quello che ha legato attraverso una regolamentazione concepita ad hoc, il Canone Rai alla bolletta della luce. Di fatto non cambia la struttura ma l’importo finale, che non sarà più di 90 ma di 70 euro annui, da continuare a pagare sotto forma rateizzata.
Molti hanno però considerato questa forma di “sconto” come uno specchietto per le allodole, in quanto altre imposte, secondo alcuni, potrebbero essere soggetto ad incremento, in modo da compensare.
Secondo l’esecutivo invece la riduzione da 70 a 90 potrebbe servire da “incentivo” per non evadere una tassa che ancora oggi è spesso non pagata.