Con il termine “Bancomat”siamo portati a concepire soprattutto alcune operazioni come i tradizionali prelievi che a cadenza quasi regolare ritornano oramai con una certa frequenza a far parte del “chiacchiericcio comune” coinvolgendo anche la politica in quella che è una sorta di “battaglia ideologica strutturata” tra chi preferisce ancora oggi i contanti anche per le spese rilevanti e chi invece si è oramai adattato al denaro elettronico, che è comunque presente. Anche i prelievi bancomat sono stati vagliati dalle ultime mosse del governo attraverso la Manovra.
Per questo è abbastanza spontaneo chiedersi il costo e le modalità di prelievo che saranno adottate già a partire del 2024.
L’esecutivo soprattutto durante il periodo di elezioni ha promesso una minore “stretta” sul contante, in senso generale, avendo aumentato anche il limite delle transazioni con i contanti. Quanto costeranno i preleivi Bancomat?
Prelievi bancomat, quanto costeranno nel 2024? Ecco la svolta
Oramai sono proprio i prelievi l’operazione più frequente, di tipo bancario, che viene effettuata inserendo la propria carta di pagamento nei tradizionali ATM. Molte operazioni come i tradizionali bonifici, il consulto del saldo o lista movimenti sono oramai utilizzabili attraverso il proprio smartphone, sfruttando oramai il diffuso home banking.
L’Antitrust ha verificato delle commissioni di prelievo, che sono formalmente le forme di “spesa” che sono associate al singolo prelievo quando non effettuato dalla propria banca in una media “virtuale” di circa 1,90 euro, anche se realisticamente questa va dimezzata a poco meno di 1 euro in quanto molte carte conto prevedono prelievi gratuiti in ogni caso.
Bancomat SpA ha provato nel recente passato ad far eliminare la commissione media su ogni prelievo che ammonta tutt’ora a circa 89 centesimi di euro. I costi non dovrebbero cambiare in futuro ma se non altro non dovrebbero subire un nuovo rialzo, come evidenziato dal testo della manovra sviluppato e reso ufficiosamente già attivo dallo scorso ottobre.
L’idea è quella di attuare una ripresa economica soprattutto presso i piccoli centri urbani e borghi, permettendo anche ai vari tabaccai, forme di ricevitorie e simili che sono già obbligatoriamente muniti di POS, la possibilità di effettuare un prelievo con il limite di 250 euro entro il quale non è obbligatorio sottostare alle regole di verifica della normativa antiriciclaggio, attive per importi maggiori.
Se da una parte è presente una volontà di ridurre la presenza di denaro contante così da far calare anche i dati legati al riciclaggio di denaro, dall’altra è ovvio che il processo ha ancora bisogno di denaro contante.