Oltre la metà degli adulti in Italia possiede una forma di conto corrente, se non addirittura due, in quanto risultano essere strumenti in grado di svilupparsi in maniera radicata ed applicata anche senza la necessità di recarsi fisicamente in filiale o in banca: oramai il conto corrente può essere gestito quasi unicamente attraverso la propria comunicazione attraverso l’app bancaria sullo smartphone, situazione che ha aumentato la facilità di utilizzo e diffusione, ma non sempre è facile capire quando un conto anche se gratuito ha un costo 0 in tutto e per tutto. Ad esempio bisogna considerare alcune forme di limitazioni e soglia, che possono far scattare un pagamento.
Si tratta di qualcosa che viene considerato “facoltativo” ma che può essere una sorpresa negativa per molti altri.
Esiste infatti un limite preciso in fatto di denaro “custodito” sul conto che se viene superato, fa scattare una forma di tassa. Di cosa si tratta?
Conto corrente, se superi questa soglia devi pagare: ecco quanto
In realtà non è qualcosa inerente specificamente al conto corrente ma ogni forma di strumento telematico come una carta prepagata, di debito e simili possiedono un limite simile, così come i libretti di risparmio. Condizione particolarmente sentita in modo particolare da chi fa ricorso al conto corrente in maniera saltuaria e non così presente.
Il limite in questione è legato alla giacenza media, che non indica la presenza effettiva di questo denaro sul conto, ma viene concepita da parte delle banche in modo automatico con per l’appunto il calcolo di una “media” dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, non tenendo conto invece dalla quantità di denaro presente al momento del calcolo. Questa viene richiesta ad esempio per ottenere il calcolo dell’ISEE. Ma non solo, in quanto se si supera la giacenza media oltre i 5000 euro, viene fatta pagare, generalmente in modo automatico tramite il saldo presente sul conto, una forma di imposta di bollo pari a 34,20 euro annui per i conti correnti privati, mentre lo stesso sistema fa scattare una imposta di bollo pari a 100 euro per i professionisti.
E’ possibile ovviamente non pagare questa imposta non mantenendo troppi soldi sul conto o prepagata ma essendo un calcolo medio non serve spostare il denaro da una parte all’altra. Ed ogni forma di conto corrente o simili fa scattare il pagamento dell’imposta di bollo in maniera indipendente, quindi se si possiedono più conti bisogna pagare l’eventuale tassa per ogniuno.
E’ possibile anche non pagare l’imposta di bollo se si usufruisce del Bonus Conto Corrente, per chi ha un ISEE fino a 11.600 euro, oppure ai pensionati sotto i 18.000 euro annui.