Uno tra gli insetti più fastidiosi che possa esistere al meglio è la zanzara. Ogni anno questo fastidioso insetto diventa sempre più insopportabile e la troviamo sempre più presenti nelle nostre case e nei spazi verdi che la circondano per cui è sempre più facile sentirsi infastiditi. Chi non si è mai chiesto, infatti, a che cosa serve la zanzara e che cosa accadrebbe se un giorno sparisse completamente dall’ecosistema?
A tal proposito andiamo insieme a vedere quali sono differenze tra i diversi tipi di zanzare più comuni nel nostro Paese, come interagiscono nei nostri ambienti e quali sono i consigli utili per potersene sbarazzare. È utile sapere che esistono diversi tipi tra esemplari femminili e maschili. Le zanzare maschio sono innocue e si nutrono di nettare, una caratteristica che li rende preziosi alleati del nostro ecosistema in quanto sono d’aiuto nell’impollinare alcuni fiori e piante.
Le zanzare maschio sono considerati gli “impollinatori” delle orchidee mentre le zanzare femmine sono degli esemplari che si nutrono di sangue succhiando quello dei mammiferi per ottenere proteine e sostanze nutrienti, utili per lo sviluppo delle uova. Sembra che sia infatti una “responsabilità della madre” quella attaccare gli animali e gli esseri umani al fine di garantire il futuro delle uova e di tutta la prole.
Zanzare più pericolose: ecco quali sono
Nel nostro paese ci sono all’incirca 60 specie di zanzare e si possono essere suddivise in tre grandi famiglie: zanzare Aedes, Anopheles e Culex. Queste ultime possono rappresentare la famiglia di zanzare più diffusa in tutto il mondo, comprese anche le zanzare comuni caratterizzate dal colore marrone, queste zanzare sedentarie e tendono a stare vicino al luogo della sua nascita e dove le femmine depongono le loro uova.
Queste zanzare sono particolarmente attive nel momento in cui il sole tramonta e durante notte. Il loro bruciore può causare delle protuberanze rosse, dolorose e pruriginose. Le zanzare comuni portano anche diverse malattie, tra cui la filariosi e l’encefalite giapponese.
Le Anopheles, invece, sono note per il loro potenziale a diffondere la malaria e la diofilariosi nei cani e nei gatti. Si tratta di zanzare sedentarie che sono attive di notte, a partire dal tramonto. In Italia sono presenti ben sette specie di zanzare ma che pungono raramente dato che si nutrono quasi prettamente di nettare, e solo quando la popolazione è particolarmente numerosa attaccano l’uomo.
Infine ci sono poi le zanzare Aedes che sono le più terrificanti, comprese le tigre che sono facilmente riconoscibili dalle caratteristiche strisce bianche e nere come le zanzare della febbre gialla che possono trasmettere anche la febbre Zika. In questo caso la più diffusa in Italia è l’Ochlerotatus caspius, un tipo di zanzara che vola in gruppi per diversi chilometri e che si è solita radunarsi insieme alle altre in un unico luogo.
E’ chiaro che con l’arrivo delle prime alte temperature, ci troviamo a dover fare i conti con questi fastidiosi insetti ma comunque oltre al classico fastidio che arrecano, diversi tipi di zanzare sono pericolose in Italia perché possono essere vettori di malattie poco conosciute e in certi casi anche molto gravi.