I metodi di pagamento digitali, riconosciuti come sempre più diffusi ed accettati in gran parte dei gestori, al punto da essere sotto molti punti di vista preferiti e preferibili hanno avuto un progressivo aumento di utilizzi anche con l’ausilio di società come Postepay, correlata a Poste Italiane, che ha come prodotto di punta proprio la sequela di carte prepagate, che utilizzano circuiti ad ampia diffusione come Visa e Mastercard. Diffusione però fa anche “rima” con potenziale rischio perchè ovunque “passi” il denaro, si genera un rischio truffa ed una nuova, ma neanche così tanto forma di truffa ha portato all’arresto di un giovane pochi giorni fa.
Postepay è stata in passato accusata di essere eccessivamente permissiva nei metodi di sicurezza per i propri prodotti ma da diversi anni la situazione è decisamente migliorata.
Però ogni forma di metodi di sicurezza online sono comunque imperfetti perchè spesso è l’utente stesso, inconsapevolmente, a fornire “assist” ai truffatori.
Nuova Truffa Postepay, attenzione: ecco come rubano soldi
I metodi sono diversificati, il giovane di 21 anni residnte in un comune dell’Iripina che nel corso delle scorse settimane si è “spacciato” per operatore di Poste Italiane ed attraverso il phishing ha concepito il tradizionale messaggio “fake” corrispondente a qualcosa di potenzialmente simile a quelli che banche ma anche il servizio postale può utilizzare per qualche forma di comunicazione.
Il phishing è oramai conosciuto, e spesso anche arginato ma mai completamente, per sua stessa struttura chi ha una forma di guadagno, attraverso il furto di dati e di denaro (che sono generalmente collegati) e porta lo sviluppo di mail o spesso SMS che hanno un’intestazione simile a quella di Poste Italiane.
Qualsiasi tentativo di accesso o di richiesta di informazioni, o anche di denaro, spesso condizione presentata con messaggi di ogni tipo, è considerabile una potenziale truffa: lo scopo è di far ” abbassare la guardia ” alle vittime di turno e portando le stesse ad aprire questi messaggi, spesso in link che portano a siti “malevoli” che hanno lo scopo di rubare i dati personali.
In questo modo in passato sono stati evidenziati molti tentativi anche riusciti di truffe online.
Generalmente bisogna attenzionare messaggi che hanno:
Richieste di inserimento di dati, toni molto allarmistici, intestazioni generiche (come il tradizionale Gentile Cliente, senza specificare l’utente), quindi utilizzando il semplice dubbio, e facendo ricorso unicamente ai portali di Poste Italiane o Postepay ufficiali oppure le specifiche app.
Qualsiasi comunicazione sospetta non va mai aperta.