Se tutti siamo “condannati” a pagare le bollette, è anche sicuramente vero che non tutte sono uguali, soprattutto dal punto di vista dell’urgenza e della diffusione concettuale. Tutte le bollette sono concepite come forma di fatturazione inerente al consumo di un particolare bene o servizio, e costituiscono per circa la metà della popolazione italiana la principale “problematica” inerente all’affermazione economica, in sostanza una larga fetta delle entrate della popolazione media italiana “se ne va” con le bollette. Ma bisogna anche fare attenzione ad alcuni dettagli delle bollette.
Infatti negli ultimi anni la metodologia anche legale delle fatturazioni e la loro lettura risulta essere cambiata, quindi possono subentrare alcuni fattori che possono addirittura rendere “nulla” una fattura, mentre in altri casi alcuni piccoli dettagli possono farci pagare di più di quanto in realtà dovremmo.
Quali sono i principali fattori da attenzionare quando dobbiamo pagare una bolletta, magari da controllare prima?
Attenzione a queste bollette: ecco cosa può accadere se…
Le bollette oggi sono molto più ricche di dettagli rispetto al passato, anche per apparire più “trasparenti”. In passato numerose società hanno sfruttato i diversi “punti d’ombra” nella regolamentazione tradizionale delle fatture con il risultato di applicare politiche poco chiare e tariffe poco trasparenti.
Bisogna prima di tutto se il profilo tariffario sia applicato correttamente, a partire dalla lettura, che deve essere effettiva e non basata sulla stima, spesso infatti, soprattutto i gestori di energia “minori” per mantenere i costi si affidano a stime applicate al contesto abitativo del soggetto, condizione che però porta spesso al singolo utente a pagare di più. L’utente può verificare direttamente sulla bolletta, sia cartacea, sia digitale, il tipo di lettura, e se non è specificato, può farne richiesta telefonicamente o tramite il servizio chat, se i consumi in bolletta sono superiori a quelli indicati nel contatore.
Verificare anche il tipo di “fascia oraria” che comprendono categorizzazioni in base alla tipologia di fascia oraria di consumo, riportati sempre con le diciture f1 – f2 – f3. L’utente può fare richiesta in ogni momento di cambiare il tipo di fascia oraria se ad esempio fa ricorso ad elettrodomestici particolarmente energivori durante particolari momenti della giornata o della settimana.
Importante anche valutare la data di emissione, in quanto dopo un periodo di tempo, le bollette cadono in prescrizione, quindi pagarle risulta essere sostanzialmente inutile se presentano la prescrizione: si tratta di un termine legale che fa decadere la possibilità effettiva da parte del fornitore di energia di effettuare un distacco.