Fino a 2000 euro se trovi questa moneta da 200 lire: ecco quale cercare

Molto si può comprendere da una nazione o da un gruppo di paesi dalle monete e banconote che ha avuto in uso, ed è naturalmente anche il caso della vecchia lira italiana, che presenta anche oggi degli elementi tra i più interessanti dal punto di vista numismatico: con questo termine si fa spesso riferimento al collezionismo, ma letteralmente la numismatica è la ricerca scientifica quanto storica delle forme di denaro. La 200 lire resta ancora oggi una delle più riconoscibili quanto famose, in quanto è stata una diffusissima emissione monetaria.

Non tutte le 200 lire però sono uguali, in quanto alcune edizioni specifiche quanto definite possono essere considerate mediamente più rare di altre.

Un occhio esperto sa immediatamente riconoscere una moneta comune, che vale molto poco, rispetto ad una molto rara, che può valere anche fino a 2000 euro.

Ricordi la 200 lire? Ecco quale cercare!

200 lire

La 200 lire è stata una edizione particolare in quanto emissione che non “proviene” da versioni precedenti, ma è stata inaugurata verso la fine degli anni 70 ed è stata molto diffusa fino alla dismissione totale della lira avvenuta nei primi anni 2000.

La 200 lire è stata concepita in una tipologia come modello principale, denominata Lavoro e riconoscibile dalla forma di un ingranaggio, che contorna anche l’angolo principale, ossia il dritto della moneta, dove capeggia la dicitura con il valore nominale, ed in basso è possibile riscontrare l’anno di coniatura. L’altro lato della moneta presenta come per altre emissioni del periodo una raffigurazione di un profilo femminile, una testa di donna, contornata dalla dicitura della Repubblica Italiana.

Molto particolare la lega di metallo impiegata, nota come bronzital ed usata anche per emissioni successive (come la parte interna della 500 lire) ma anche antecedenti come la 20 lire Quercia, che infatti presenta ugualmente un aspetto dorato. Ma quanto vale?

Dipende dall’anno di coniatura, indubbiamente la più rara è la primissima edizione, ossia parte della tiratura delle monete del 1977, riconoscibili dalla piccola scritta “prova” sul lato destro dell’emissione, da come si può notare dalla foto.

E’ stata una moneta generalmente diffussisima ma sono poco più di un migliaio quelle che possono vantare la scritta prova, per cui è indubbiamente la più difficile da trovare: valutata mediamente tra i 600 ed i 1000 euro se in condizioni perfette, una moneta Prova di questo tipo del 1977 all’asta se in condizioni come nuove può anche fruttare fino a 2000 euro.

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