Il Canone Rai ha più volte cambiato formulazione, diffusione ma anche importo, ma formalmente è rimasto legato ad una forma di idiosincrasia e vera incompatibilità con l’italiano medio essendo formalmente una tassa obbligatoria di statura annuale, che risulta essere fondamentale ancora oggi per il servizio pubblico e lo stato. Il mancato pagamento del Canone Rai può sviluppare sanzioni economiche, quindi delle vere multe ma non solo.
In caso di mancato pagamento della tassa televisiva infatti possono configurarsi anche problemi potenziali più seri, essendo un’imposta regolarizzata dallo stato da quasi un secolo.
Quando “scatta” la multa legata al Canone Rai? E cosa si rischia se non viene pagato per molto tempo?
Multe sul Canone Rai: pazzesco, ecco cosa sta accadendo
Il Canone Rai è chiamato così impropriamente ma è comunque conosciuto con questa terminologia: costituisce l’unica forma di tassa televisiva che si applica da sempre non all’utilizzo dei programmi televisivi ma al comune possesso di un apparecchio televisivo, nello specifico, utilizzando una normativa concepita inizialmente per le radio casalinghe, concepita nel 1936 e formalmente non stato cancellato e sviluppato in toto ma solo rimodulato da allora.
L’ultima modifica importante al Canone Risale al 2016, dal governo Renzi che ha sviluppato una modulazione ancora oggi mantenuta: il canone viene previsto non più in forma unica e quindi pagabile in una struttura attraverso un bollettino unico, ma viene saldato in maniera “automatica” attraverso un “legame” con la bolletta della luce.
L’importo dal 2016 al 2023 è di 90 euro, dal 2024 questo sarà ridotto a 70 euro sempre su base annua. Nonstante questo sistema abbia contribuito a sviluppare nuove entrate nelle casse dello stato, la tassa televisiva resta ancora molto invisa dall’italiano medio, e questo è evidente dalla metà abbondante di popolazione che semplicemente, opta per non pagare, ad esempio saldando solo il corrispettivo energetico dalla bolletta della luce.
Ma come accennato il Canone Rai è in realtà una imposta dello stato quindi se non saldato può portare a diversi problemi, in primo luogo è prevista una multa, che può essere da 2 a 5 volte l’importo annuo, quindi da 180 fino a 450 euro, all’importo va ad aggiungersi anche il corrispettivo annuo non pagato fino al momento della multa. Non è previsto un distacco del servizio televisivo in alcun modo.
Se l’importo non viene corrisposto per diverso tempo, viene adottata la politica di importo fino a giungere alla cartella esattoriale, facendo attivare il processo che può portare addirittura al pignoramento attraverso il recupero crediti.