I francobolli mantengono nella maggior parte dei casi un enorme fascino ed un potere effettivo esclusivo in ambito collezionistico quanto storico: oggi sono comunque molto utilizzati anche perchè la loro diffusione è ancora oggi importante quanto fondamentale, anche se si tratta di una funzione che può apparire un po’ vetusta, il concetto di affrancatura è invece assolutamente fondamentale per la corrispondenza moderna quanto antica, ed è anche qualcosa che permette di avere continuamente a disposizione elementi estremamente interessanti in fatto di varietà. E’ però ovvio che un vecchio francobollo come quello esaminato in questa specifica forma risulta essere molto più raro ed antico di tutti quelli che possiamo trovare sulla moderna affrancatura: l’esemplare noto come Testa di Mercurio è infatti assolutamente interessante e può portare anche ad un guadagno importante.
E’ importante riconoscerlo anche se la sua raffigurazione è comunque molto facile da identificare.
Ma perchè il francobollo Testa di Mercurio è così importante? Scopriamolo insieme
Francobollo testa di Mercurio: se lo trovi sei ricco, ecco quanto vale
Mercurio fa parte della mitologia romana antica, che è derivata da quella greca (è formalmente una variante adattata, latina, della figura di Hermes) che è considerato ancora oggi un simbolo molto polivalente, in termini di comunicazione ma anche basilarmente in termini di sagacia ma anche il dio dei furti.
La filatelia ha sempre fatto ricorso a simbologie riconoscibili ed il francobollo testa di Mercurio è uno dei più famosi e riconoscibili tra gli appassionati, concepito dal Regno Lombardo-Veneto, una forma di realtà politica dell’Italia settentrionale, formalmente uno stato vassallo dell’allora Impero Austriaco fino alla prima metà dell’Ottocento, che ha di fatto costituito uno dei regni italiani pre unificazione ad aver utilizzato le proprie emissioni filateliche.
L’esemplare in questione non era ideato per la corrispondenza ma per i giornali, e fa riferimento ad una serie composta da 4 esemplari, tutti molto rari: un esemplare come in foto da 3 centesimi vale tra i 200 ed i 1000 euro a seconda dello stato, ma tutti gli altri, rispettivamente da 30 cents, 1,5 e 30 lire risultano essere quasi introvabili: un esemplare infatti di colore diverso da quello azzurro turchese presente in basso, può valere cifre altissime in quanto è difficilissimo trovarne in condizioni realmente decenti: il valore può infatti superare i 15 mila euro per uno in ottimo stato, mentre addirittura uno ancora nuovo linguellato può superare i 90 mila euro.
Tutti i francobolli per giornali venivano tendenzialmente rotti per poter utilizzare il quotidiano, per cui è una tipologia di oggetti difficili da trovare in condizioni integre.