Il contesto familiare nella sua essenza sembra essere un elemento che sta particolarmente a cuore all’attuale governo che ha, almeno nominalmente, posto delle agevolazioni specifiche per i contesti familiari composti in maniera relativamente numerosa, magari da figli minorenni. E se il concetto di assegno familiare non è certamente nato in questo decennio, lo stesso è stato rivalutato e concepito in maniera diversa da qualche anno, attualizzato nell’Assegno Unico per famiglie, modificato ma neanche troppo anche per il 2024.
Ma in cosa consiste effettivamente l’assegno Unico per famiglie allo stato attuale? E chi può ottenerlo?
I termini sono stati resi noti nei vari cambiamenti attraverso comunicati ufficiali.
Assegno Unico per famiglie 2024: a chi spetta, a quanto ammonta, come fare la domanda
Il concetto di Assegno Unico alcuni anni fa ha permesso una forma di “semplificazione” oggettiva tra tutti i vari bonus e le agevolazioni che tra assegni familiari e quant’altro (inclusi i vari bonus familiari, come quello bebè o il bonus mamma domani) erano il risultato di varie forme di “vantaggi” per i nuclei familiari con figli.
L’Assegno Unico come dice il nome stesso, risulta essere una forma invece aggiornata ed unificata di un contributo in denaro, che non viene più legato all’ambito della busta paga ma direttamente attraverso un bonifico a cadenza mensile sul conto del richiedente.
L’Assegno Unico può essere richiesto, da uno dei genitori o dal tutore, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni, quindi non è specificamente rivolto ai figli minorenni, anche se in quest’ultimo caso il figlio minorenne frequenta un corso di formazione scolastica o lavorativa, o un qualche tipo di tirocinio oppure il servizio civile. Può essere richiesto anche da parte dei genitori con figli con disabilità, senza in questo caso alcun limite di età.
La presentazione dell’ISEE non è obbligatoria ma in caso di assenza viene calcolato l’importo minimo.
L’importo mensile è variabile da circa 54 euro al mese fino a 189 euro al mese per ciascun figlio, importo che viene modificato dalla condizione economica del richiedente ma anche dalla situazione ISTAT aggiornata al momento della richiesta. Chi ha fatto ricorso ed ottenuto l’Assegno Unico fino alla fine del 2023 ed ha mantenuto i requisiti deve rifare la domanda, e per ottenere nuovamente l’Assegno Unico in maniera intera, la domanda deve essere presentata entro la fine del mese di febbraio (così da poter ricevere anche gli arretrati relativi ai primi due mesi del 2024), richiesta che può essere effettuata tramite un Caf / Patronato oppure attraverso il portale INPS.