La collezione di banconote è “settore aperto” da centinaia di anni, almeno da quando la carta moneta è divenuta “virale” nel suo utilizzo effettivo: le banconote da “biglietti di banca” effettivi, quindi documenti finanziari di proprietà sono divenute “i soldi” per a stragrande maggioranza di noi, e costituiscono un valore assoluto anche in ambito culturale e come senso di appartenenza. Si tratta di qualcosa che difficilmente sarà “abbandonato” nel prossimo futuro, anche se il denaro fisico da anni viene considerato meno sicuro. Il contesto di collezione però rende alcune banconote, come le cinque di cui che esamineremo oggi più interessanti di altre.
Gli esemplari rari sono quelli contraddistinti da una forma concreta di rarità anche se può essere più difficile corrispondere una conoscenza rispetto alle monete.
Quali sono queste cinque banconote più rare e come scoprire quanto valgono?
Attenzione a queste cinque banconote: ecco cosa accade se…
La carta moneta non è stata sempre molto apprezzata in ambito collezionistico, in quanto la loro stessa struttura che tende a deteriorarsi oltre al fattore falsificazione sempre diffuso e comune ancora oggi, che ha inevitabilmente nel corso del tempo rallentato la diffusione della carta moneta fino a contesti molto recenti.
Considerando l’euro, che è idealmente uguale nelle diffuse forme di carta moneta in tutti i paesi, bisogna rivolgere il proprio sguardo a cinque tipologie di dettagli che sono inerenti all’unicità di un esemplare, ossia il numero di serie. Essendo per l’appunto i tagli monetari in formato banconota non differenti da nazione a nazione, i collezionisti concentrano le proprie attenzioni sul seriale, che in base a come è composto, presenta delle peculiarità.
Il seriale è composto da una lettera iniziale che definisce la nazione di appartenenza (l’Italia è associata alla lettera S) e ad una serie di cifre. Se una banconota, indifferentemente dal taglio presenta 3 cifre uguali, va considerata rara ed a seconda dello stato di consevazione può valere da 5 a 10 volte il valore “facciale” ossia quello standard.
Se le cifre impiegate sono solo di due tipi, il valore può diventare ancora più raro ed un singolo esemplare può valere fino a 25 volte il valore facciale.
Rilevanti anche le banconote radar ossia quelle che hanno un seriale composto da due parti “specchiate” come 123454321 che possono valere fino a 40 volte il valore facciale, mentre le più rare sono ovviamente quelle che hanno un seriale composto da una sola cifra, e che sono quindi uniche. Valgono fino a 100 volte il valore facciale.