Attenzione, nuova truffa al bancomat: fai caso a questo dettaglio

Il mondo dei pagamenti digitali sta influenzando non poco anche quello delle nostre abitudini, basta considerare come si è sviluppato l’e-commerce e come il contesto sociale sia sempre più orientato a fare ricorso alla moneta non fisica ma per l’appunto digitale. Il bancomat sopravvive anche in questo specifico ambito storico, con la necessità di avere a disposizione denaro fisico che non sembra essere al tramonto. Anche se oggi la cittadinanza generale, anche quella non giovanissima è sufficientemente “educata” a difendersi dalle truffe, queste tendono ad evolversi, in quanto la forma di concetto di truffa è in evoluzione.

Essendo il bancomat, inteso come sportello ma anche come servizio, in grado di erogare banconote, resta la principale forma di attenzione dei truffatori.+

Considerando tutto, si può definire il bancomat qualcosa di assolutamente importante ma ogni qual volta che siamo pronti a recarci presso uno sportello dovremmo attenzionare alcuni dettagli.

Nuova truffa al bancomat: ecco come difendersi

truffa bancomat

Infatti esistono fondamentalmente due tipologie di truffe che possono portare la perdita di denaro, con conseguente necessità di attivarsi, la prima fa ricorso ad un inganno concettuale, basato sulla distrazione dell’utente, e vittima di turno, il che viene soprattutto concepito con l’ausilio di uno o due individui che hanno lo scopo di distrarre la persona di turno anche solo per pochi secondi.

Ma la truffa può avvenire anche in maniera più indiretta, attraverso vari metodi, uno in particolare è molto comune ancora oggi e risulta essere ancora purtroppo uno dei più efficaci, noto come il metodo del cash trapping , letteralmente intrappola denaro. Questo perchè di fatto attraverso una simulazione di malfunzionamento, lo sportello ATM (che è quello che tradizionalmente viene chiamato bancomat) la vittima di turno viene convinta che il denaro è stato bloccato come reazione di un errore o problema tecnico.

Il cash trapping viene concepito ad esempio sistemando un foglio di metallo o una graffetta, o altro oggetto simile direttamente nei pressi della fessura dove le banconote sono erogate. Per una questione di sicurezza viene sempre prima erogata la tessera e poi il denaro, solitamente si hanno a disposizione 30 secondi e poi il denaro viene “ripreso” dalla banca così da evitare furti. Però con la manomissione questo non avviene, e molto spesso chi è meno smaliziato è portato ad abbandonare la locazione, lasciando quindi il denaro bloccato alla mercè di chi ha sviluppato la truffa.

Se il denaro non viene recapitato è quindi altamente consigliabile non abbandonare il luogo prima di aver segnalato quanto accaduto alla banca ed aver anche bloccato la carta.

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