La storia della telefonia oggi è arrivata in una fase decisamente “digitale” ed avanzata sotto molti punti di vista al punto che il concetto stesso di telefonata può addirittura sembrarci banale, quasi scontata, ma l’invenzione del telefono, attualizzata da inventori come Meucci, alla fine dell’Ottocento hanno di fatto permesso, con l’ausilio di altre creazioni, di comunicare anche a lunghissima distanza in tempo reale. Il gettone telefonico ha trovato una enorme affermazione a partire dall’inizio del 20° secolo, ed anche in Italia diverse forme di antico gettone telefonico possono essere considerate al pari di qualsiasi altro oggetto d’epoca.
Si tratta, per chi non lo sapesse, una forma di oggetto simile alle monete ma con una funzione specifica per le vecchie cabine telefoniche, un altro “reperto” di un passato non così antico (sono state utilizzate fino agli anni 2000, seppur in quantità limitata a causa dello sviluppo dei cellulari), ma tecnologicamente lontano.
Un gettone telefonico se particolarmente raro, viene considerato prezioso da un appassionato. Quanto può valere l’esemplare in foto?
Se trovi questo antico gettone telefonico sei ricco sfondato: FOTO
In Italia il gettone è stato attualizzato da una delle prime aziende statali concepite per la comunicazione telefonica, la Stipel, disposta al funzionamento delle reti telefoniche civili. La Stipel, fondata nel 1924, ha creato il primo gettone telefonico nel 1927 utilizzato per la prima volta in una Fiera Campionaria di Milano tenutasi in quell’anno, come a dimostrare le potenzialità del telefono a gettoni.
Questi primi esemplari oggi sono molto ricercati, realizzati in varie leghe metalliche, a partire dall’argentone (una forma di lega metallica basata sull’alluminio, chiamata anche alpacca), oppure bronzo, e come detto non avevano una funzione utile effettivamente parlando al di fuori della Fiera in questione.
Tra le particolari peculiarità vanno ricercati alcuni dettagli rilevanti, come la dicitura Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda, l’anno di coniatura, una antica cornetta telefonica (a forma di “trombetta”) oltre all’anno 1927 ed alla dicitura dell’anno Fascista, ossia quello che veniva calcolato a partire dal 1922.
Un esemplare di questo tipo, come evidenziato in foto può avere un valore estremamente alto, in modo specifico perchè si tratta di un vero pezzo raro, che ha quasi compiuto un secolo di vita: non tantissimo dal punto di vista storico, ma un enorme lasso di tempo dal punto di vista dell’ambito telefonico ed applicativo.
Ecco perchè un esemplare di questo tipo vale dai 100 euro ( se in buono stato) fino a oltre 700 euro se presenta delle condizioni di conservazione pari al nuovo, molto difficili.