L’ambito telefonico oggi è contraddistinto e quasi inflazionato da prodotti avanzati come gli smartphone, che anche grazie ad internet, hanno acquisito funzioni fino a non troppi anni fa assolutamente impossibili anche solo da immaginare, ma anche questi strumenti “devono qualcosa”, tecnologicamente parlando ma non solo, ai vecchi telefoni a gettone e poi a scheda telefonica, che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’apparato tradizionale italiano. Un vecchio gettone telefonico oggi non è “cosa rara” ma alcune forme di esemplari sono considerati dei veri “pezzi rari”.
L’Italia è stata una nazione che ha sviluppato svariate tipologie di gettoni, a partire dagli anni 20 addirittura, che hanno avuto una diffusione sempre più capillare fino alle ultime decadi del Novecento.
Oggi sono molto ricercati ma solo poche tipologie valgono davvero molto dal punto di vista economico. Alcuni esempi sono evidenziati da esemplari come il seguente.
Se trovi questo vecchio gettone telefonico sei ricco: ecco il valore ufficiale
L’utilizzo del gettone è divenuto una necessità vera e propria a partire dalla diffusione del telefono pubblico, dapprima dislocato e concepito solo in rari luoghi e poi gradualmente in maneira sempre più diffusa, utilizzando delle aziende inizialmente semi indipendenti che poi sono state unificate durante gli anni del boom economico.
Non tutti i gettoni sono uguali e questo risulta evidente anche dalla tipica forma, tipologia di lega metallica utilizzata oltre che dall’aspetto di alcuni dettagli. Un esemplare molto ambito è proprio quello in foto che fa parte della categoria spesso poco considerata dei gettoni standardizzati, concepiti proprio a cavallo tra gli anni antecedenti a quelli della seconda guerra mondiali e quelli immediatamente successivi, a causa delle difficoltà del post conflitto, utilizzati per relativamente pochi anni in gran parte del paese.
Questi sono simili a quelli adottati a partire dal 1959, ma sono completamente privi di diciture e segni di zecca, spesso manca anche l’anno di coniatura, presente negli esemplari coniati dal 1959 fino al 1980, tradizione mantenuta in 4 cifre, di cui le prime due evidenziano l’anno e le secondo il mese di coniatura.
Prima di questo periodo però gli esemplari erano contraddistinti per l’appunto da una forma “primaria” di gettone telefonico, che era diversa a seconda del tipo di stabilimento.
I più rari sono quelli in zinco, una lega molto resistente anche alla ruggine. Un pezzo come quello in foto, con la scalanatura laterale e riconoscibile solo dalla lettera A o B può valere fino a 150 euro a patto che si trovi in condizioni molto buone.