E’ probabilmente ancora oggi la valuta più influente in assoluto, quella statunitense, conosciuta anche grazie alla grande influenza sociale, culturale ed in generale universale degli Stati Uniti d’America in buona parte del mondo, ma i dollari che sono spesso interpretati come banconote e monete dall’aspetto più o meno sempre uguale nel corso degli anni possono avere anche un importante valore collezionistico. I vecchi dollari di valore esistono e possono essere anche una buona “merce di scambio” tra collezionisti ed appassionati di numismatica in senso generale.
Sia monete che banconote, rappresentano un valore aggiunto quando si parla di vecchi dollari ma chiaramente sono alcuni in particolare gli esemplari che sono stati in grado di sviluppare una vera forma di interesse.
Ne abbiamo esaminati alcuni di esemplari specifici che presentano una particolare forma di rarità ed interesse vero e proprio, decisamente rari ma non impossibili da trovare.
Vecchi dollari di valore, se li trovi diventi ricco: ecco quali cercare
I dollari sono stati concepiti dalla fine del Settecento, più o meno in corrispondenza della centralizzazione del potere degli Stati Uniti, ai tempi ancora radicati esclusivamente sulla zona orientale del continente americano, a pochi decenni dall’Indipendenza della nazione a stelle e strisce. I dollari hanno cambiato volto tantissime volte, in particolare le monete, che a lungo, almeno fino alla metà dell’Ottocento sono state comunque le emissioni più utilizzate, situazione diventa opposta nelle decadi successive.
Le banconote oggi sono sempre più comuni delle monete, ma anche queste stanno venendo soppiantate gradualmente dal denaro elettronico. Rivolgendo lo sguardo ai dollari di ridotto impatto economico come i penny ossia le monete da 1 centesimo, sono degni di nota i vari corrispondenti alle tipologie concepite dall’inizio del Novecento, quasi tutti con il volto di Abramo Lincoln di profilo.
Un esemplare non così raro ma difficilissimo da trovare in condizioni perfette è il 1917 S “Wheat Penny, evidenziato proprio dal 1917 e dalla lettera S. Oggi se ne trovano ma le condizoni sono quasi sempre molto usurate, un esemplare in fior di conio di questo tipo può valere fino a 750 euro, un esemplare circolato però vale molto meno.
In precedenza i penny presentavano una testa di un nativo americano, noti come Indian Head, concepiti per buona parte dell’Ottocento. Alcune annate sono particolarmente interessanti come quelli del 1870 e 1872 , che se in condizioni perfette possono valere dai 700 ai 1500 euro, mentre un esemplare del 1877 intatto e quindi al massimo delle sue condizioni può valere anche quasi 3000 euro.