TARANTO – Casartigiani Taranto rivendica il proprio ruolo nella riconversione economica della città e tra le aziende appartenenti all’indotto dell’ex Ilva.
Per questo, le imprese artigiane del territorio jonico commentano l’arrivo di Giuseppe Conte e le sue visite dei mesi scorsi.
“(…) le problematiche dell’indotto e della città rimangono, aziende e dipendenti senza introiti e stipendi e i nostri cari continuano a morire, ed a ammalarsi” ha spiegato Stefano Castronuovo Segretario Provinciale di Casartigiani Taranto.
Infatti, Castronuovo ritiene che il Governo non stia trovando soluzioni adeguate per la città e non starebbe prendendo impegni concreti per la Città dei Due Mari. A stimolare i dubbi di Casartigiani sarebbe il rinvio per due volte dei tavoli Cis, ma non solo.
Infatti, il presidente dichiara di aver saputo dell’arrivo di Conte e dei Ministri a Taranto per il 28 gennaio solo da organi di stampa. Quali sono le richieste delle imprese artigiane?
- Costringere Mittal a rifornirsi dalle aziende del territorio jonico per l’indotto;
- Offrire incentivi e sgravi fiscali alle imprese del territorio. Gli sgravi e gli incentivi servirebbero alla riconversione economica;
- Sospendere imposte e contributi previdenziali per le aziende dell’indotto;
- Ottenere la pace fiscale per le cartelle esattoriali;
- Slittare il rinnovo dei mezzi per gli autotrasportatori al 2023;
- Estendere lo scarico delle accise.
Ora Casartigiani Taranto si aspetta che queste risposte arrivino dal Governo quando tornerà nella Città dei Due Mari.