Le rose sono un genere della famiglia delle Rosacee che comprende ben oltre 250 specie diverse, diffuse nel Nord America, Europa, Africa e Asia. Sono comprese delle specie cespugliose, sarmentose, rampicanti ma anche striscianti, arbusti e alberelli con grandi o piccoli fiori sia a mazzetti, che a pannocchie o solitari, semplici o doppi, che sono i frutti ad achenio contenuti in un falso frutto.
Le specie spontanee in Italia sono oltre 30, tra cui ricordiamo anche la rosa canina, la rosa gallica, la glauca, la pendulina o la alpina. Sono poche comunque le forme vegetali che hanno conquistato un successo “culturale” paragonabile alle rose, che da sempre sono un profondo ed importante simbolo di passione e amore, che culturalmente oltre che costituisce una delle piante da fiori più coltivate ed acquistate.
Le rose sono “una cosa a se” anche per quanto riguarda l’ambito della coltivazione ed è necessario un vero apprendistato oltre che una metodologia di cura di tali piante che da sempre riescono a conquistare i favori di tantissime persone, essendo legate a delle storie e a delle leggende molto particolari. Le rose sono però anche dei fiori ricchi di storia che generano parecchie curiosità.
Vediamo i 5 segreti e curiosità sulle rose
Anche se il proverbio più noto e conosciuto legato alle rose è il detto “non c’è rosa senza spine”, in realtà ci sono molte varietà che fanno parte del gruppo che però non sono dotate di spine, come ad esempio le apprezzate begonie. La rosa più antica del mondo è datata a più di un millennio fa e si tratta di un cespuglio di rose che ricopre il muro della Cattedrale di Hildesheim in Germania.
Difficile, se non addirittura impossibile è quantificare tutti i colori possibili che queste piante possono avere: infatti è soltanto il nero assoluto è cromaticamente impossibile nonostante esistono le cosiddette “rose nere”, che però sono in realtà di un rosso molto ma molto scuro. Sempre parlando di colori, le rose rosse sono quelle più famose e legate al simbolo della passione: alla pianta il rosso “serve” infatti come strumento attrattivo per favorire l’impollinazione.
La più grande “concentrazione” di rose si riscontra nel territorio Italiano e in particolare si tratta del roseto botanico di Cavriglia che è visitabile soltanto nei mesi di maggio e di giugno. Esiste anche il record della rosa più preziosa, ovvero un cespuglio che è stato coltivato dall’allevatore di rose David Austin che circa 20 anni fa è stato valutato più di 5 milioni di dollari.
E’ una specie molto più antica della nostra, come è testimoniato dai fossili di rosa che risalgono a 35 milioni di anni fa e rappresenta una pianta rampicante che è in grado di trovare anche delle altezze considerevoli e il cespuglio più alto ha superato l’altezza di 6 metri e mezzo.