Il rosmarino è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Si tratta di una pianta originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa che, adesso, si è però completamente ambientata in maniera spontanea anche nell’area mediterranea. E’ una pianta davvero molto amata e tanto versatile in quanto può essere impegnata per mille usi diversi grazie alle sue infinite proprietà.
Il rosmarino può infatti essere impiegato come pianta aromatica, pianta ornamentale in giardino oppure in vaso, ma può anche essere impiegata nell’industria cosmetica, come ottimo insettifugo o deodorante, oltre che nel settore alimentare come additivo o per la produzione del miele monoflorale.
Questa pianta, come dicevamo prima, possiede tante proprietà medicinali e per tutti questi motivi oltre che per la sua importanza in natura è necessario difenderla dall’attacco dei parassiti patogeni che possono infestarlo notevolmente e anche dall’insorgenza delle malattie che possono impedirne il suo naturale ciclo biologico.
Allerta rosmarino: di che cosa si tratta?
Le malattie e i parassiti che possono insorgere nelle piante di rosmarino sono molte e diverse e per ciascuna è necessario prestare molta attenzione, da parte dell’agricoltore, sia per quanto riguarda l’individuazione dei sintomi che per quanto riguarda i metodi di difesa della pianta stessa. Le principali malattie del rosmarino sono:
- Mal bianco (oidio);
- Alternariosi;
- Marciume radicale;
- Antracnosi.
Il mal bianco, ad esempio, è una malattia fungina che è causata da diverse specie che appartengono alle famiglie fungine del genere Oidium ed anche per questo motivo viene chiamata oidio. La varietà dei miceti che possono causare questa malattia è anche molto elevata e per tale ragione presenta una maggiore incidenza oltre che una dannosità notevole rispetto ad altre malattie.
La diffusione delle spore che causano quest’insorgenza è dovuta alle alte temperature che sono comprese fra 20 e 30 °C, oltre che all’umidità presente sulle foglie che ne permette il totale attecchimento soprattutto nel periodo tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate e non sopravvivono alle piogge in quanto verranno dilavate dalle parti infette. I principali sintomi del mal bianco sono rappresentati su varie parti della pianta come le foglie, i fiori ed anche le in via di maturazione.
All’estendersi di quest’infezione ecco che si avrà la necrosi dei tessuti insieme al disseccamento delle porzioni infette e alla loro caduta prematura. Queste foglie ingialliscono, andando poi incontro all’avvizzimento che faranno rammollire i frutti in maturazione che si spaccheranno ancora con conseguente ingresso di parassiti che contribuiranno, infine, all’inevitabile morte della pianta.