La valuta italiana è stata per moltissimo tempo, la lira che ha costituito uno standard la cui concezione basilare si è protratta in un utilizo molto prolungato fin dall’Ottocento fino al 2002 , in una serie di emissioni che hanno contraddistinto l’epoca moderna e contemporanea del nostro paese. Tra le emissioni che hanno trovato maggior diffusione per buona parte di questo arco temporale, spicca la moneta da 2 lire, sviluppata dapprima con metalli piuttosto pregiati, fino a diventare una moneta tradizionale e comune. La variante della moneta da 2 lire con l’ape non è impossibile da trovare in qualche vecchio mobile o vestito, e se si tratta dell’esemplare giusto, questo può valere anche molti soldi.
Sono importanti come per quasi ogni altra forma di emissione, i piccoli dettagli che spesso “contano molto”.
Come si comprendere il valore di una moneta da 2 lire con l’ape? Basta leggere per scoprirlo.
Hai trovato una moneta da 2 lire con l’ape? Controlla questo dettaglio
La moneta con l’ape, conosciuta anche come 2 lire Olivo (visto che è presente anche un ramoscello di questa pianta su uno dei lati) ha rappresentato l’ultima emissione di tale valore di questo taglio monetario, la seconda tipologia dell’epoca repubblicana, dopo la variante Spiga che è stato utilizzato dal 1946 al 1950.
Realizzata sempre in Italma, una lega di alluminio, la moneta con l’ape ha avuto la prima coniatura dal 1953 e questa è continuata su ottimi numeri almeno fino agli anni 80. Pur essendo stata coniata fino al 2001, nelle ultime decadi con il deprezzamento della lira, la diffusione della 2 lire è stata molto più limitata.
Emissione spesso sottovalutata date anche le piccole dimensioni, può essere un piccolo tesoro se riusciamo a trovare un esemplare particolare.
Importanti sono gli esemplari del 1958, estrermamente rari dalla tipologia di tiratura, molto più ridotta rispetto agli anni precedenti e successivi: un esemplare in buono stato vale infatti tra i 150 ed i 250 euro ma uno in condizioni eccellenti può spingere il guadagno potenziale di vendita fino a oltre 500 euro.
Quasi tutte le altre monete da 2 lire valgono pochi euro, eccezion fatta per altri esemplari, come quelli del 1983 e 1988 anche questi un po’ più rari rispetto alla media (valore medio tra i 10-30 euro se in ottimo stato), ma l’esemplare di questa moneta più raro è quello del 1953 con la dicitura PROVA, quasi introvabile.
E’ identico a tutti gli altri eccezion fatta per la scritta “PROVA” come si evidenzia nella seguente immagine: un esemplare di questo tipo vale da circa 300 euro ma vuò valere fino a oltre 1300 euro.