BARI – Presso l’Istituto Tumori Giovanni Paolo II, il 29 e il 30 maggio, si terrà un interessante incontro per trattare di un argomento molto delicato.
Si tratterà del tumore del colon retto, il terzo tumore più diffuso al mondo e secondo per decessi.
Negli ultimi anni, vi sono state delle novità riguardanti il diverso approccio alla cura dei tumori, a cominciare dal trattamento medico chirurgico.
Rispetto ad un tempo, la chirurgia è divenuta meno invasiva, dal momento che non si interviene obbligatoriamente con la chirurgia tradizionale, ma è la laparoscopia il miglior trattamento. Viene utilizzata, infatti, nell’80% dei casi.
Il centro oncologico barese è rinomato per questo tipo di trattamento, ma ricorre anche alla chirurgia tradizionale, ove non è possibile intervenire in laparoscopia.
Il Dottor Michele Simone, Direttore del reparto di Chirurgia Generale ad indirizzo oncologico dell’IRCCS, afferma che il tumore del colon-retto, è divenuto “Un vero e proprio problema sociale”, dal momento che si evidenzia una crescita di casi anche tra i più giovani.
Si registra che negli ultimi dieci anni, le diagnosi tra uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 39 anni è cresciuta del 7,4%.
L’incontro che si terrà nei prossimi giorni, al quale interverranno i medici pugliesi, servirà a far riflettere su questa malattia, per cercare di capire i motivi per i quali colpisce fasce così giovani.
Ci si porrà la domanda di “come e quando” trattare questo tumore e quale ruolo può avere la radioterapia e la chemioterapia prima e dopo l’intervento chirurgico.
I due giorni, dedicati al trattamento del tumore del colon-retto, saranno sicuramente molto utili, dal momento che sarà una preziosa opportunità di confronto tra i medici pugliesi che interverranno ed esporranno le loro esperienze.
L’obiettivo dei medici pugliesi è quello che i loro pazienti debbano sentirsi in buone mani e non cercare la soluzione delle cure presso ospedali del Nord.