Pensione luglio 2024, arrivano gli aumenti, ecco per chi: calendario e data

La fine del mese identifica per tutti coloro che godono di una pensione di qualsiasi tipo una vera e propria data da cerchiare sul calendario anche solo mentalmente parlando. Ed anche per il mese oramai prossimo all’arrivo di luglio 2024, il pagamento della pensione che coinvolgerà diverse categorie di italiani e quindi milioni di pensionati di ogni tipologia.

Oltre a dover gestire il “calendario”, spiccano anche elementi diversi, come eventuali aumenti e novità sul cedolino, che generalmente sono appannaggio di specifiche categorie.

Quando arriva la pensione di luglio 2024? Proviamo a seguire le indiscrezioni anche relative agli aumenti.

Aumenti per le pensione di luglio 2024: ecco a chi spettano

pensione luglio 2024

La maggior parte delle decisioni relative alle pensioni in vista dell’intero anno solare sono sviluppate alla fine dell’anno precedente, con lo sviluppo della legge di bilancio: in questo senso sono già concepite l’ammontare di risorse per le pensioni legate al mondo della contribuizione oltre a quelle sviluppate in vista dei mesi successivi.

Anche per luglio 2024 la data delle mensilità è generalmente legata all’inizio del mese, seguendo l’ordine alfabetico del cognome del pensionato, seguendo lo schema seguente:

  • dalla A alla C: 1° luglio;
  • dalla D alla K: 2 luglio;
  • dalla L alla P: 3 luglio;
  • dalla Q alla Z: 4 luglio.

Ci saranno esclusivamente aumenti legati alla quattordicesima che in questo 2024 spetta a circa 3 milioni di italiani, è qualcosa di relativamente simile alla tredicesima che viene concepita per la quasi totalità dei lavoratori del settore pubblico e privato oltre ai pensionati entro fine anno solare. La quattodricesima invece viene pagata nei mesi estivi ma solo i lavoratori che fanno parte di categorie specifiche ossia quelle legate ai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) che nello specifico fa capo al tipo di reddito: oltre alla tradizionale pensione, percepiranno una aggiunta tutti coloro che hanno un reddito che non supera di 2 volte l’importo annuo di 15.563,86 euro.

Questo importo aggiuntivo puà essere calcolato tra i 437  e 650 euro, a modificare questo dato sono i contributi già versati, in quanto per averne diritto sono necessari almeno 15 anni di contributi versati nell’ambito privato o 18 in quello autonomo.

Per tutti gli altri non sono presenti aumento o novità di sorta, in quanto si prosegue come di consueto con gli importi decisi a inizio anno, nello specifico si fa riferimento alle porzioni di perequazione scelte proprio nella già menzionata legge di bilancio. La perequazione è una forma di “aggiustamento” che viene effettuata per le pensioni in base ai redditi ed ai livelli di inflazione.

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