Il collezionismo delle monete può farci diventare ricchi da un giorno all’altro e se avete queste banconote da 20 euro, allora sappiate che possono valere anche 100 volte tanto. Del resto non è affatto qualcosa di nuovo dato che abbiamo visto più volte come il collezionismo sia una pratica decisamente redditizia sia per chi acquista degli oggetti rari, sia naturalmente per chi li vende.
Accaparrarsi un oggetto di invidiabile rarità vi può aiutare parecchio, magari rivendendolo ad un prezzo maggiorato un giorno e stessa cosa vale anche per chi magari vende un oggetto del quale non se ne faceva nulla e in questo modo guadagna praticamente partendo da zero. Di certo le monete sono sicuramente tra gli oggetti da collezione più comuni e apprezzati da tutti e non tanto per il loro valore intrinseco al momento della coniatura, ma specialmente per la loro rarità e per il loro stato di conservazione anche dopo diversi anni.
Non a caso, infatti, le monete che valgono di più sono quelle che presentano degli errori di conio oppure quelle antiche che ormai non esistono più. Sappiamo tutti che il collezionismo e la compravendita delle monete è una pratica comune, ma è più raro vedere delle banconote che vengono collezionate. Eppure ci sono parecchi casi in cui anche i “soldi di carta” vengono valutati molto più del loro valore effettivo: per esempio esistono banconote da 20€ che possono arrivare a valere una vera fortuna.
Queste banconote da 20 euro valgono tantissimo
Le monete valgono di più, quindi, quando hanno degli errori di conio oppure se appartengono a tempi remoti della nostra storia, ma è chiaro che per quel che riguarda le banconote non può essere così. Quest’ultime presentano molto raramente degli errori visto che si stampa su carta e vengono anche usate relativamente da poco visto che in antichità esistevano soltanto le monetine.
Gli elementi necessari per valutare una banconota sono altri e possono cambiare da esemplare a esemplare: tra le banconote che valgono qualcosa in più ci sono sicuramente quelle che hanno la dicitura “Speciman” o magari quelle che hanno un numero di serie raro e particolare, come ad esempio quelle che presentano una sequenza di numeri ripetuti più e più volte.
Un altro fattore che identifica la rarità di una banconota da 20 euro, o comunque una banconota in generale, è la firma. Ci sono delle banconote firmate da banchieri famosi, tra cui c’è anche il nostro ex premier Mario Draghi, che possono arrivare a dei valore davvero altissimi se sono abbastanza rare. Una banconota da 20 euro che ha una sigla numerica particolare, visto che presenta solo 3 cifre nonostante sia formata da 10 numeri, ovvero il 5, lo 0 e l’1.
Il suo numero di serie risulta essere “5005111101” ed è stata listata ad un prezzo iniziale di 99 euro.