Alcune monete e banconote iconiche hanno fatto sicuramente la storia della valuta italiana, in particolare la lira è stata contraddistinta da diversi esemplari fortemente evocativi che grazie ad una naturale applicazione di concetti e cambiamenti, hanno portato in modo specifico dal secondo dopoguerra un graduale impatto culturale di diverse emissioni. Molto più recente di altre è stata la Mille Lire con Maria Montessori, che è stata diffusa dagli anni 90 fino all’uscita di scena della valuta, nel 2002. Questa banconota è ancora oggi molto famosa tra gli appassionati e cittadini italiani.
Ma quanto vale una banconota di questo tipo, una delle più diffuse della seconda metà del 20° secolo? Molto dipende da fattori definiti.
Si tratta infatti di una emissione per nulla rara, ma che conta nella propria tiratura, durata circa un decennio, diversi esemplari rari.
Hai le Mille Lire con Maria Montessori? Ecco il valore odierno
Maria Montessori è stata una figura importantissima dal punto di vista didattico e per il ruolo dell’insegnamento scolastico, non solo in Italia ma in numerosi altri paesi, creatrice del metodo di insegnamento che porta il suo nome, Maria Montessori è stata una personalità molto attiva per l’insegnamento di bambini e ragazzi, portando alla modernità un ruolo anche ludico dell’insegnamento che ha in pochi decenni sostituito i vecchi metodi oramai obsoleti: ancora oggi numerose sue invenzioni sono apprezzate ed utilizzate anche da nazioni extra europee.
Vissuta tra il 19° ed il 20° secolo, Maria Montessori ha avuto un enorme impatto anche culturale, come testimoniato proprio dall’emissione che la vede protagonista, la famosa Mille Lire, concepita fin dal principio nel 1990 come emissione di piccolo taglio.
Da una parte vi è infatti il ritratto della scienziata da anziana, sull’altro lato è presente invece un dipinto di Spadolini del 1924, che evidenzia proprio la natura “didattica” e scolastica della rappresentazione. Ma quanto vale oggi una Mille Lire con Maria Montessori?
Dipende da alcuni dettagli, la stragrande maggioranza degli esemplari non ha un valore alto, anche perchè dal 1990 al 1998 (fino al 2001 sono state concepite anche le emissioni sostitutive ossia quelle emissioni concepite per sostituire le banconote oramai usurate) sono stati circa 2 miliardi gli esemplari prodotti.
Una della prima serie, riconoscibile dal seriale che inizia per AA e termina con A può valere da 25 fino a 60 euro, mentre le sostitutive più rare sono le XA A, XB A, XC A, XD A che possono valere da circa 50 fino a 250 euro, ma in quest’ultimo caso solo se in condizioni Fior di stampa , le migliori in assoluto.