Il test isometrico rappresenta uno strumento chiave per valutare il recupero della forza muscolare dopo un infortunio, specialmente nel campo sportivo. È fondamentale eseguire una sessione di test sull’arto sano immediatamente dopo l’infortunio per avere un riferimento di forza pre-infortunio.
Il test isometrico offre un’elevata affidabilità e riproducibilità, soprattutto per la misurazione della forza massima, mentre l’RFD presenta un’affidabilità inferiore. Esistono varianti come il BFP (brief force pulses) e l’ACMC (alternating consecutive maximum contractions) per riprodurre meglio il pattern di attivazione neurale delle contrazioni dinamiche.
Cos’è il test isometrico
A differenza di altri test come quelli isocinetici o isotonoci, nel test isometrico il soggetto applica forza senza movimento dei segmenti corporei. I principali parametri misurati nel test isometrico sono:
- Forza massima: la forza di picco durante una contrazione isometrica massimale.
- Rateo di sviluppo della forza (RFD): l’abilità di raggiungere il picco di forza nel minor tempo possibile.
- Deficit bilaterale: la differenza di forza tra l’arto sano e quello infortunato.
Il test isometrico può essere eseguito sia in catena cinetica aperta (dove il segmento distale si muove) che in catena cinetica chiusa (dove il segmento distale è fisso). Rispetto ai test dinamici, il test isometrico ha una correlazione inferiore con la prestazione sportiva, ma può essere un’alternativa valida quando non sono disponibili attrezzature isocinetiche.
Affidabilità e riproducibilità
Il test isometrico ha una buona affidabilità e riproducibilità, specialmente per la misurazione della forza massima, mentre è meno affidabile per l’RFD. Per aumentare l’affidabilità del test isometrico, sono raccomandate una sessione di familiarizzazione, fino a 5 contrazioni massimali per raggiungere il picco di forza e indicazioni verbali appropriate.
Parametri misurati
I principali parametri misurati nel test isometrico sono:
- Forza massima: il picco di forza durante una contrazione isometrica massimale.
- Rate of Force Development (RFD): l’abilità di raggiungere il picco di forza nel minor tempo possibile.
- Deficit bilaterale: la differenza di forza tra l’arto sano e quello infortunato (solitamente richiesto un deficit <10% per il rientro all’attività).
- Rapporto hamstring-quadricipite (H/Q): permette di verificare l’equilibrio tra i due gruppi muscolari antagonisti.
Uno studio ha riscontrato una mancanza di correlazione significativa tra le misure isometriche di RFD e le prestazioni dinamiche, attribuita a differenze nell’attivazione neuromuscolare e nella rigidità muscolo-tendinea. Gli autori concludono che i test di forza isometrici hanno una validità limitata nel predire la funzione muscolare dinamica, e i test dinamici potrebbero essere più specifici e informativi.
Protocollo di esecuzione
Varianti del test isometrico
Nuovi protocolli di test isometrici come BFP (brief force pulses) e ACMC (alternating consecutive maximum contractions) sembrano ridurre alcune limitazioni dei test isometrici classici. L’obiettivo di queste varianti è riprodurre meglio il pattern di attivazione neurale delle contrazioni dinamiche.
Condizioni di esecuzione
Il test isometrico può essere eseguito in catena cinetica aperta o chiusa, ciascuna con vantaggi e svantaggi:
- Catena cinetica chiusa: più funzionale ma meno utile per identificare deficit di forza specifici.
- Catena cinetica aperta: permette una migliore identificazione dei deficit di forza ma è meno funzionale e più rischiosa nelle fasi iniziali della riabilitazione.
Protocollo di valutazione
Un protocollo standardizzato per il test isometrico della forza è il TRICALS Quick Reference Isometric Strength Test Protocol (Posizione Supina). Questo prevede:
- Misurazione della forza isometrica di diversi gruppi muscolari e articolazioni, utilizzando un dinamometro manuale.
- Posizionamento del soggetto in posizione supina.
- L’esaminatore applica forza nella direzione opposta alla contrazione muscolare, registrando la forza di picco.
- Istruzioni specifiche per il posizionamento del corpo e il movimento durante ogni test.
Vantaggi e limitazioni
Vantaggi
I test isometrici presentano diversi vantaggi significativi:
- Alta affidabilità e riproducibilità: Questi test hanno un’alta affidabilità e riproducibilità, soprattutto per la misurazione della forza massima.
- Facilità di somministrazione: I test isometrici sono facili da somministrare e richiedono un basso livello di abilità di movimento.
- Basso costo dell’attrezzatura: L’attrezzatura necessaria per i test isometrici ha un costo relativamente basso.
Limitazioni
Nonostante i vantaggi, i test isometrici presentano anche alcune limitazioni importanti:
- Scarsa validità: I test isometrici hanno una scarsa validità a causa del differente pattern di attivazione neurale rispetto ai movimenti dinamici.
- Scarsa correlazione con la performance: Questi test hanno una scarsa correlazione con la performance a causa della mancanza di utilizzo dello SSC (stretch shortening cycle).
- Dipendenza dalle istruzioni: I risultati dei test isometrici dipendono fortemente dalle istruzioni fornite al soggetto.
- Potenziale di dolore o fastidio: In soggetti infortunati, le contrazioni isometriche massimali richieste durante il test possono causare dolori o fastidi.
FAQs
- Qual è lo scopo dell’allenamento isometrico?L’allenamento isometrico si concentra sullo sviluppo della forza pura evitando i movimenti tipici degli esercizi dinamici. In questi ultimi, i muscoli si contraggono e si allungano (movimenti concentrici ed eccentrici), mentre nell’isometria, i muscoli generano forza restando in una posizione fissa.
- Che cosa significa ‘forza isometrica’?La forza isometrica si verifica quando un muscolo si contrae senza cambiare la lunghezza delle sue fibre, ovvero senza che il muscolo si allunghi o si accorci. Durante una contrazione isometrica, entrambi gli estremi del muscolo sono ancorati in modo che non possano muoversi.
- Come si può misurare la propria forza muscolare?La forza muscolare può essere valutata attraverso diversi metodi. Uno dei modi semiquantitativi include l’uso di un ergometro a manubrio o la misurazione della pressione esercitata su un bracciale di sfigmomanometro gonfiato. I test funzionali sono particolarmente utili per comprendere come la forza influisce sulle capacità di movimento e sulla presenza di disabilità.
Nonostante la loro grande utilià però pochi centri in Italia dispongono di questa tecnologia, tra questi però c’è il centro https://powerphysio.it/ che offre molte soluzioni tecnologiche per misurare l’atleta che deve tornare alle attività dopo un’infortunio