Viene definito aceto quel liquido acido che viene ottenuto grazie all’azione di batteri Gram-negativi del genere Acetobacter, che, in presenza di aria e di acqua, ossidano l’etanolo. Questa proprietà è contenuta nel vino, nel sidro, nella birra ed anche nell’idromele (da cui si ricava l’aceto di miele) e in molte altre bevande alcoliche fermentate come anche nelle altre materie prime come i malti, il riso e la frutta (anche il mosto cotto), trasformandolo in acido acetico.
L’aceto, oltre ad essere un ottimo condimento per insalate, carne e piatti più svariati, risulta anche essere un’ottima alternativa ai comuni detergenti per la casa in quanto costa poco e, al contrario della candeggina, non né tossico e né corrosivo. Oltre a questo, uno studio recente ne ha evidenziato tutte le proprietà disinfettanti dal quale è emerso, infatti, che l’acido acetico riesce ad uccidere anche moltissimi micobatteri, compresi anche i ceppi di Mycobacterium tuberculosis (il batterio della tubercolosi) che sono resistenti perfino agli antibiotici.
Anche i micobatteri più insensibili vengono eliminati se vengono esposti per almeno una trentina di minuti ad una soluzione al 6% di acido acetico, concentrazione di poco superiore a quella che si trova, invece, nell’aceto. Questo prodotto potrebbe essere utile anche per sterilizzare le attrezzature mediche e le sale operatorie, specie per quanto riguarda i contesti privi di risorse, come i Paesi poveri.
Aceto di mele: è vero che disinfetta?
Oggi l’aceto di vino mantiene saldamente il suo posto in cucina, in primis come vero condimento e conservante per altri alimenti, ma possiede anche tutte le carte in regola per potersi affermare anche come una valida alternativa ai più aggressivi e soprattutto costosi disinfettanti chimici per le pulizie.
Altri studi condotti recentemente hanno confermato le proprietà disinfettanti dell’aceto che risulta in grado di eliminare diversi microbatteri (inclusi anche quelli farmaco-resistenti) che si annidano in ogni angolo della casa, a cominciare proprio dai sanitari. Si tratta di un prodotto economico e naturale che non scatena particolari allergie né dà colorazione, per cui si presta molto bene a tutte le attività di pulizia e di disinfezione ordinaria e straordinaria, in casa e non solo.
Le proprietà antibatteriche dell’aceto sono note da moltissimi anni. I Romani, ad esempio, lo portavano con loro nelle lunghe campagne militari come disinfettante per le ferite e, durante le epidemie più terribili della storia quali la peste nera e il colera, l’aceto veniva utilizzato per contenere il contagio, tanto che i medici avevano l’abitudine di immergervi le mani prima e dopo aver visitato i malati. Oltre a questo, l’aceto possiede un pronunciato e ben preciso effetto disinfettante anche sui vibrioni del colera, oltre che su altri svariati germi patogeni dell’intestino.