Una vecchia sterlina con la regina Vittoria, una delle sovrane più famose della storia europea del tempo, può letteralmente arricchirci in quanto si tratta di una moneta potenzialmente molto rara, ricercatissima presso i collezionisti che però allo stesso tempo può passare inosservata ai meno esperti.
Comprendere come riconoscere una moneta che può valere anche diverse migliaia di euro da una di poco valore non è così difficile: basta osservare alcuni dettagli, come vedremo nelle seguenti righe.
Cerca la sterlina con Regina Vittoria: il valore è altissimo
La sterlina d’oro fa parte inevitabilmente della storia del Regno Unito in quanto costituisce una delle più antiche monete dal potere d’acquisto e collezionistico molto elevato che può portare un singolo esemplare ad essere ricercatissimo.
Ma come distinguere una sterlina d’oro? Naturalmente l’oro appare riconoscibile, le primissime monete di questo tipo risalgono a vari secoli fa, ed inizialmente erano monete di piccole dimensioni ma costituite quasi unicamente da oro quasi puro al 100%, poi in pochi decenni, già nel Cinquecento furono istituiti i primi standard legati agli oggetti d’oro, e per le monete d’oro britanniche dette anche sovrane, viene mantenuto uno standard di purezza di 22 carati ossia con un contenuto di oro puro di 917 su 1000.
La Regina Vittoria è stata una delle sovrane britanniche più longeve, superata solo da Elisabetta II, e la sua influenza è stata così rilevante da dare il nome ad un periodo storico molto importante, che ha compreso buona parte dell’Ottocento, periodo chiamato proprio vittoriano.
Per questo le monete d’oro che da sempre sono coniate in quantità limitate, ogni anno del regno di un re o di una regina, presso la zecca reale, detta Royal Mint. Il lunghissimo regno di Vittoria ha portato la produzione di tantissime monete, ed alcune sono molto più rare di altre.
Ad esempio quelle coniate in poche migliaia nel 1838, con il volto della regina giovanile, di profilo, che hanno un valore molto alto, che può superare senza problemi i 1500 euro se in buono stato, ma vedere il proprio valore raddoppiare ed andare oltre fino a circa 4500 euro se in condizioni perfette.
Lo stesso modello, quasi identico, del 1841 è ancora più raro, per questo un esemplare tenuto in ottimo stato fino al Fior di Conio può valere anche ben oltre i 12 mila euro, con una valutazione massima di oltre 25 mila euro per esemplari intatti.