Mangiare verdure ogni giorno è uno dei fattori positivi per la nostra salute se parliamo in termini di alimentazione ma se dobbiamo prendere in considerazione solo l’insalata e se il consumo avviene quotidianamente allora il discorso vale lo stesso per quanto riguarda il medio-lungo periodo?
Diciamo subito che mangiare l’insalata fa bene in quanto consumarla ogni giorno non solo non procura alcun problema particolare ma risulta anche essere piuttosto positivo per la salute del nostro corpo. Anzi, secondo quanto viene riportato dalle linee dietetiche dei CDC statunitensi sarebbe il caso di mangiare almeno due tazze e mezzo di vegetali ogni singolo giorno.
Per cui, mangiare insalata tutti i giorni non solo fa davvero molto bene al cuore ma contrasta anche il declino cognitivo e fornisce quasi sempre il quantitativo consigliato di fibre che un essere umano dovrebbe assumere giornalmente. La stessa fibra è anche in grado di aiutare di ridurre il colesterolo nel sangue e di stabilizzare i livelli glicemici.
Che accade se si mangia troppa insalata?
Generalmente il problema non risiede affatto nel quantitativo eccessivo dell’insalata ma piuttosto nel fatto che questa va a sostituire altri alimenti che contengono dei nutrienti importanti o anche solo delle calorie che la sola insalata non riesce a contenere oppure non ne ha a sufficienza. L’insalata, ma in particolar modo la lattuga e cose simili, è decisamente molto più saziante oltre che ottima per dimagrire, ma può portare anche a consumare un livello troppo basso di calorie.
Quante volte a settimana si può mangiare l’insalata?
Il consiglio che ci danno le principali linee dietetiche di tutto il mondo riporta che una persona senza alcuna particolare patologia intestinale può mangiare dell’insalata ogni giorno per cui non esiste affatto un vero e proprio limite settimanale del consumo di questo alimento.
Infine, volendo parlare di insalata confezionata e di quando sarebbe opportuno buttarla via diciamo che ci
sono alcuni prodotti che possono trascorrere anche parecchi giorni sin dal momento della loro raccolta, del lavaggio e del confezionamento stesso arrivando poi al momento in cui arriva sullo scaffale. Al di là di quel che riguarda la data di scadenza il segreto è però sempre lo stesso: si deve odorare l’insalata per capire se nel frattempo ha assunto un cattivo odore e guardare bene se il colore e la consistenza siano cambiati (le foglie di lattuga che sono andate a male, ad esempio, diventano più viscose e molle).