Dal 2002 in Europa è stato introdotto l’euro come valuta unica per un numero sempre maggiore di nazioni e quindi di realtà che sono sempre di più legate da una valuta comunitaria, oggi utilizzata per un grande numero di nazioni effettivamente parlando, che corrispondendo ai grandi paesi sono esattamente 20, con l’entrata anche della Croazia nell’Eurozona. Le monete oggi sono particolarmente differenziate ed unite da fattori comuni come ad esempio da alcune simbologie, che possono essere quelle legate alla cultura europea e non solo, un esempio è costituito dalla moneta da 1 euro con l’albero.
Si tratta di un’emissione non rara, ma piuttosto comune, essendo concepita dalla Francia come forma principale di emissione di questo tipo.
Anche in Italia, data la vicinanza non solo geografica, è abbastanza semplice vedere e “conoscere” un’emissione di questo tipo. Ma quanto vale?
Hai trovato 1 euro con l’albero? Ecco quanto puoi guadagnare!
La Francia, come l’Italia ed altre nazioni, è stato membro costituente dell’Unione Europea ed è stata tra le prime realtà ad imporre la propria decisione nel sostituire la precedente valuta, il franco francese, proprio con l’euro. Per questo motivo, a differenza dell’Italia, sono state concepite fin dal 1999, pur essendo messe in circolazione solo dal 2002, precisamente dal 1° gennaio.
La Repubblica Francese ha deciso quindi di sviluppare una forma vera e propria di raffigurazione particolare, corrispondente all’Albero della Vita, concetto ampliato culturalmente a numerose altre realtà culturali che simboleggia qualcosa di mistico e sacro. La raffigurazione è stata mantenuta intatta fino all’edizione del 2022, quando l’albero della vita è stato soggetto ad un profondo restying, anche se la raffigurazione è rimasta la medesima.
E’ riscontrabile la dicitura RF che sta per Republique Francaise mentre intorno all’albero si nota il famoso “motto” Liberté Egalité Fraternité, tra i più famosi della storia francese.
Quanto vale? E’ un’emissione comune, assolutamente facile da trovare anche in Italia ma come per altre monete anche questa merita una vera e propria attenzione e forma di “rispetto” perchè si tratta di un’emissione estremamente simbolica, che non è stata concepita sempre nello stesso numero di esemplari. Dal 1999 al 2002 si tratta sempre di emissioni che non hanno un valore superiore rispetto a quello facciale, quindi 1 euro, ma annate come il 2005, 2008 e 2009 sono già più interessanti perchè la tiratura è stata minore rispetto agli anni precedenti e successivi.
In questo caso è auspicabile aspettarsi un guadagno di circa 10 – 20 euro di media per ogni esemplare se tenuto particolarmente bene, ma un esemplare del 2009 può essere valutato anche oltre 30 euro, discorso che vale ancora di più per esemplari con piccoli errori di conio.