Tutto o quasi è potenzialmente quantificabile come risorsa economica e fin dall’antichità poche cose lo sono in maniera così generalizzata come i terreni o in generale gli spazi da utilizzare, soprattutto nell’ottica di “farci qualcosa” di tipo produttivo o anche sostentativo, ossia inerente allo sviluppo contiuato di una forma di utilizzo organzizato. Guadagnare da un terreno abbandonato risulta essere un tema molto “cliccato” e ricercato negli ultimi anni anche se non è sempre facile far “fruttare” diversi tipi di terreno abbandonato.
E’ comunque possibile a patto di comprendere prima possibile le potenzialità ed anche i potenziali rischi che sono sempre potenzialmente presenti.
Un terreno abbandonato deve essere prima di tutto valutato e gestito “legalmente” per poterlo utilizzare.
Come guadagnare da un terreno abbandonato: ecco come fare – GUIDA
Negli ultimi anni si sono moltiplicati in Italia i casi in cui la valutazione di un terreno abbandonato è stata considerata “utile” anche in virtù di nuove e possibili riutilizzi di un’area non più impiegata. Spesso i più interessanti almeno “dall’esterno” sono i terreni che presentano un livello di dismissione tale da non renderli appetibili effettivamente. Ma in molti casi sono proprio questi quelli più interessanti, valutando però anche i costi.
Un terreno effettivamente totalmente inutilizzato può essere qualcosa di assolutamente interessante e può essere acquisto a poco o anche non richiedere investimento effettivo: è sufficiente controllare la sua proprietà direttamente al proprietario o al comune dove è presente, ma può essere anche “regalato” tramite donazione o venduto a cifre ridotte, inoltre è anche possibile cederne i diritti di utilizzo con l’usufrutto, senza acquisirne la proprietà: l’usufrutto rende possibile sfruttare un terreno in ogni modo da un secondo elemento che può utilizzarlo a patto di concedere parte del guadagnato. E’ anche possibile ottenerlo tramite usucapione, ossia una forma di diritto che fa guadagnare la proprietà a chi fa ricorso alla richiesta di un terreno senza spendere denaro, attraverso l’usucapione, che però necessita di almeno 20 anni, in alcuni casi sono anche possibili tempi ridotti.
E’ però importante valutare le potenzialità di un terreno prima di stanziare un budget eventuale, partendo dalle qualità del terreno effettivo, se siamo improntati a fare qualche forma di lavorazione per una coltivazione, ma anche valutando la distanza dai centri urbani.
Tra gli utilizzi più comuni vi è senza dubbio quello legato all’utilizzo di un terreno per adibirlo a campi sportivi ma anche terreni per apicoltura o allevamento di lumache o funghi.