TARANTO – Secondo il parere di molti la tragedia, è legata all’inquinamento ambientale industriale del capoluogo ionico.
La sua perdita lascia un velo nero sulla popolazione tarantina che chiede lo stop di questa mattanza, non è la prima vittima dell’inquinamento e purtroppo non sarà nemmeno l’ultima.
Il colpevole c’è, anzi i colpevoli sono tanti e si tratta di tutti coloro che hanno firmato decreti e hanno permesso tutto questo a sfavore della comunità.
Il fratello della piccola Marzia è morto nel 2012 a causa di una fibrosi cistica e partecipava alle manifestazioni contro l’inquinamento urlando «Noi vogliamo aria pulita».