MANDURIA – E’ stata dichiarata la morte cerebrale della donna che nella serata del 29 giugno scorso, mentre camminava in compagnia di un’amica, fu travolta assieme a lei da un’auto che proseguì, a San Pietro di Bevagna.
L’altra donna riportò delle ferite guaribili in pochi giorni, mentre le condizioni della 52enne apparvero gravi da subito.
Le ferite alla testa causate dell’investimento e dall’urto contro un muretto, le sono stati fatali.
Si parlò di cattiva illuminazione della zona e dei frequenti incidenti stradali e di questo gli abitanti avevano lamentato spesso.
Purtroppo, per la 52enne manduriana, che è rimasta in coma per cinque giorni di coma, è stata dichiarata la morte cerebrale e quindi sono stati staccati i macchinari che la tenevano in vita. Lascia il marito e tre figli.
Ora la situazione del giovane 29enne che si trovava alla guida dell’auto si fa più complicata.
Era stato arrestato ai domiciliari con l’accusa di omissione di soccorso e lesioni personali gravissime. Fu poi scarcerato, poiché dagli esami tossicologici non emerse l’assunzione di sostanze stupefacenti, né di alcol.