TARANTO – Il patriarca di ArcelorMittal Lakshimi ha incontrato a Davos il ministro dell’Economia Gualtieri.
Al centro dell’incontro è il polo siderurgico di Taranto. Per il Governo, la scadenza non sarebbe il 31 gennaio, ma il 7 febbraio, quando ci sarà l’udienza che è slittata per permettere alle parti per trovare un accordo.
Il Governo, anche nell’incontro a Davos, sa che ci saranno degli esuberi. L’obiettivo è di renderli una tantum e non strutturali come sta avvenendo. In più, al centro dovrebbe esserci un nuovo piano industriale concordato.
Per poter ottenere l’investimento da parte dello Stato, ArcelorMittal deve impegnarsi a rinnovare gli impianti e a passare alla tecnologia. Infatti, per il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, che lo ha spiegato alla stampa, lo Stato potrà investire solo in parte nel polo siderurgico.
Il resto deve farlo il privato. “Su questo, il Governo sta cercando compattamente una soluzione, anche attraverso la propria presenza all’interno dell’equity board della società che gestisce l’impianto” ha spiegato.
ArcelorMittal: Morselli contestata
Nel frattempo, l’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli ha ricevuto una contestazione da parte degli operai a Genova. Infatti, la Morselli aveva partecipato a una manifestazione per ricordare un sindacalista ucciso nel 1979 dalle Brigate Rosse.
“le aziende sono rappresentate da persone come le istituzioni che sono qui presenti, da idee, da posizioni, da punti di vista; io vorrei che fossimo capaci di non identificare mai le aziende con questi punti di vista, con le situazioni di crisi e di successo oppure con le persone che ci possono piacere o non piacere” ha spiegato la Morselli.