TARANTO – Agromafie contro le imprese agroalimentari. L’allarme arriva da Coldiretti, che ha fornito i dati sulle recenti pressioni sugli imprenditori.
In particolare, all’attenzione delle Forze dell’Ordine ci sarebbero:
- furto di mezzi agricoli (15%);
- abigerato (11%);
- furto di prodotti (15%);
- racket (9%).
Secondo Savino Muraglia di Coldiretti Puglia, le operazioni delle agromafie si svolgerebbero alle prime ore del mattino (4-5 del mattino) e attaccherebbero disinnescando i sistemi d’allarme.
Poi è la volta di frantoi e sostegni ai mezzi di produzione, che vengono completamente distrutti. “Stiamo affrontando uno scenario pericoloso che ci preoccupa molto, perché a repentaglio è l’incolumità nostra, ma anche dei nostri collaboratori e dei nostri figli che lavorano con noi in campagna”.
Così ha commentato Muraglia. In più, a rischio sono i campi, che vengono bruciati per essere inservibili come gesto intimidatorio. La Puglia, purtroppo, è al terzo posto in Italia. Le aree più colpite dal fenomeno delle agromafie sono:
- Bari all’1,39%;
- Taranto all’1,30%;
- Barletta-Andria-Trani all’1,27%;